lunedì 5 marzo 2012

Lettera di un detenuto di Villa Fastiggi: “Paghiamo la pena 3, 4 o forse 5 volte più di quel che ci spetta”


Da Giorgio Magnanelli, presidente dell’associazione Un Mondo a Quadretti, riceviamo la lettera di un detenuto della Casa circondariale di Villa Fastiggi, sulla situazione del carcere pesarese.
“In questi giorni di gelo, di freddo intenso siamo stati sommersi da metri di neve e valanghe di notizie che hanno riempito i media con storie tragiche, persone ed interi paesi isolati, disservizi ovunque e rabbia per la latitanza delle istituzioni. Tante le proteste, ognuno si sente in dovere di lamentarsi, rifugiandosi poi al caldo e al comfort delle proprie case.
Di sicuro a nessuno interessa sapere che i detenuti delle nostre carceri quel comfort e quel calore lo sognano ogni giorno, lo cercano nei termosifoni del carcere di Villa Fastiggi da giorni ghiacciati e fuori uso, lo accarezzano nelle bottiglie riempite di acqua riscaldata nel fornello, lo implorano agli agenti di custodia, ignari del problema e sempre pronti a rimbalzare le lamentele con un “io non ne so niente”.
Esorto, chi volesse provare, a farsi una doccia all’aperto: avrà emulato la nostra situazione.
Cerchiamo di combattere il freddo sfruttando il fatto che siamo ammassati come polli, ma credeteci… non basta! Non credete a chi vi dice che “il carcere non deve essere punizione ma riabilitazione”; ognuno di noi paga la propria pena 3, 4 o forse 5 volte più di quel che gli spetta, e non meravigliatevi se una volta fuori rischiamo di diventare cattivi, recidivi e vendicativi.
Ci dispiace per tutti quelli che perdono il lavoro, che stentano a tirare avanti e soffrono le ingiustizie tipiche del nostro Paese; anche noi viviamo nell’ingiustizia e presto faremo parte del numero crescente di persone senza futuro; in queste condizioni non ci è dato di sperare in una vita dignitosa, “normale”.
Una volta credevo che il mio Paese fosse il più bello del mondo, il più giusto e vivibile, ora spero solo di uscire al più presto da questo bidone e scappare via, dove gli uomini sono trattati da uomini, dove la dignità umana viene prima di tutto”.
fonte:http://www.oltrefano.it/

Nessun commento:

Posta un commento