Altro che idolo dei detenuti
Ti sei fatto venire a prendere da una macchina che costa come la casa che non abbiamo e lì giù a pontificare. Hai promesso di far lavorare alcuni ragazzi, e te ne sei dimenticato. Dici di avere tratto tanti soldi dall'esperienza in carcere e non hai mandato neanche un euro a chi ne ha bisogno qui dentro. Ora che sei libero cerca almeno di pavoneggiarti di meno e di non parlare a vanvera di noi detenuti. Dici che vuoi fare uno spettacolo in carcere per noi. Ma a noi del tuo spettacolo non ce ne frega un cazzo, e sappiamo che sarebbe solo una trovata pubblicitaria per te e basta. È proprio vero, soldi chiamano soldi e pidocchi chiamano pidocchi.
Anche che parli male dei giudici a noi non interessa, perché lo fai come uno spot e ti dimentichi che noi ste cose le viviamo sulla nostra pelle e senza il conforto delle prime pagine dei giornali o di trasmissioni televisive. Perciò non fare il nostro Don Chisciotte, non ne abbiamo bisogno. Lasciaci fare la nostra galera in pace e ricordati bene, ma bene però, che tu non sei il nostro idolo!
Anche che parli male dei giudici a noi non interessa, perché lo fai come uno spot e ti dimentichi che noi ste cose le viviamo sulla nostra pelle e senza il conforto delle prime pagine dei giornali o di trasmissioni televisive. Perciò non fare il nostro Don Chisciotte, non ne abbiamo bisogno. Lasciaci fare la nostra galera in pace e ricordati bene, ma bene però, che tu non sei il nostro idolo!
di G. dal Carcere San Vittore di Milano (segnalazione di Mauro Pigozzi)
fonte: il Riformista
Nessun commento:
Posta un commento