“L’ergastolo di S. Stefano (1795- 1965) è noto per essere il primo carcere costruito dai Borboni secondo il moderno dispositivo panottico: gli ergastolani o altri reclusi che vi erano rinchiusi, vivevano costantemente sotto sguardo dei loro reclusori. Ma la vera natura dell’ergastolo la si incontra all’esterno del carcere, seguendo un viottolo che porta al cospetto di un arco. Varcata questa soglia si scorge poggiato su un blocco di pietra, un piccolo portafiori vuoto che anticipa alcune file di tombe, ricoperte ormai da erbacce, con croci in legno senza nome. In fondo al piccolo cimitero dimenticato si scorge quel che resta di una vecchia cappella. Attualmente il cimitero è in completo abbandono, diversi anni or sono se ne prese cura un agente di custodia in pensione che scelse di vivere un po’ come un eremita a custodia di quel carcere ormai in disuso e in questa veste si preoccupò di contornare le singole tombe e di mettervi delle croci di legno. Se ne prese cura perché per quegli ergastolani la sola famiglia che era loro rimasta era S. Stefano. Questo luogo narra al di là d’ogni equivoco la natura dell’ergastolo. Cancellati socialmente e civilmente al momento dell’ingresso in carcere, quegli ergastolani sono morti in solitudine e senza nome, esclusi dal consorzio umano anche dopo morti.
Un piccolo gruppo di persone è già pronto a partire venerdì 24 giugno ed è in cerca di altri compagni e compagne di viaggio: Giuliano Capecchi, Beppe Battaglia, Antonio Ruffo, (Associazione Liberarsi), Nicola Valentino (Sensibili alle foglie), Salvatore Verde, Dario Stefano Dell’Aquila (Associazione Antigone Napoli)….. Sono arrivate anche molte adesioni di reclusi ergastolani e non, di singole persone ed associazioni che però non possono intraprendere il viaggio.
Le persone che partecipano sono invitate a portare strumenti vari per documentare l’esperienza.
Il viaggio prevede l’arrivo a Ventotene al mattino con traghetto da Formia, il trasbordo in barca nell’isola di S. Stefano. La partenza da Ventotene nel pomeriggio.
Il viaggio prevede l’arrivo a Ventotene al mattino con traghetto da Formia, il trasbordo in barca nell’isola di S. Stefano. La partenza da Ventotene nel pomeriggio.
Traghetto-andata, Formia ore 09:15 – Ventotene ore 11:15 Euro 12.30.
Aliscafo-ritorno, Ventotene, ore 16:40 – Formia,ore 17:40 Euro 17.90.
Treno andata-ritorno da Roma. Roma ore 07:39, Formia ore 08:44, Euro 14.50. Formia ,ore 18:14 – Roma. ore 19:21. Treno andata-ritorno da Napoli. Napoli, ore 07:17. Formia, ore 08:12, Euro 9.50. Formia ore 18:18. Napoli, ore 19:30
Aliscafo-ritorno, Ventotene, ore 16:40 – Formia,ore 17:40 Euro 17.90.
Treno andata-ritorno da Roma. Roma ore 07:39, Formia ore 08:44, Euro 14.50. Formia ,ore 18:14 – Roma. ore 19:21. Treno andata-ritorno da Napoli. Napoli, ore 07:17. Formia, ore 08:12, Euro 9.50. Formia ore 18:18. Napoli, ore 19:30
Per info: 3664937843, assliberarsi@tiscali.it
o anche questo blog, che parte, ovviamente!
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