venerdì 31 dicembre 2010

Il mondo dietro le sbarre: Lettera dal carcere di Pontedecimo - Genova

Il mondo dietro le sbarre: Lettera dal carcere di Pontedecimo - Genova: " Sono la mamma di E. , una ragazza di 25 anni detenuta nella Casa Circondariale di Pontedecimo-Genova.Con questo blog vorrei dar voce a..."

Il mondo dietro le sbarre: Visita in carcere

Il mondo dietro le sbarre: Visita in carcere: " Recarsi a Pontedecimo in treno non è così complicato, la linea ferroviaria è ben servita e si riducono notevolmente i costi ..."

Il mondo dietro le sbarre: * D = COLLOQUI SEZIONE FEMMINILE CALENDARIO COLLOQ...

Il mondo dietro le sbarre: * D = COLLOQUI SEZIONE FEMMINILE
CALENDARIO COLLOQ...
: "* D = COLLOQUI SEZIONE FEMMINILE CALENDARIO COLLOQUI DEL MESE DI GENNAIO ORARI: 9,15 - 9,3010,301313,30 D.P.R. 30/6/2000 n°230Art. 37. Coll..."

Il mondo dietro le sbarre: Buon anno ......... a tutti!

giovedì 30 dicembre 2010

* D = COLLOQUI SEZIONE FEMMINILE

CALENDARIO COLLOQUI DEL MESE DI GENNAIO

ORARI:

9,15 - 9,30
10,30
13
13,30


D.P.R. 30/6/2000 n°230
Art. 37.
Colloqui

1. I colloqui dei condannati, degli internati e quelli degli imputati dopo la pronuncia della sentenza di primo grado sono autorizzati dal direttore dell'istituto. I colloqui con persone diverse dai congiunti e dai conviventi sono autorizzati quando ricorrono ragionevoli motivi.
2. Per i colloqui con gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, i richiedenti debbono presentare il permesso rilasciato dall'autorità giudiziaria che procede.
3. Le persone ammesse al colloquio sono identificate e, inoltre, sottoposte a controllo, con le modalità previste dal regolamento interno, al fine di garantire che non siano introdotti nell'istituto strumenti pericolosi o altri oggetti non ammessi.
4. Nel corso del colloquio deve essere mantenuto un comportamento corretto e tale da non recare disturbo ad altri. Il personale preposto al controllo sospende dal colloquio le persone che tengono comportamento scorretto o molesto, riferendone al direttore, il quale decide sulla esclusione.
5. I colloqui avvengono in locali interni senza mezzi divisori o in spazi all'aperto a ciò destinati. Quando sussistono ragioni sanitarie o di sicurezza, i colloqui avvengono in locali interni comuni muniti di elementi divisori. La direzione può consentire che, per speciali motivi, il colloquio si svolga in locale distinto. In ogni caso, i colloqui si svolgono sotto il controllo a vista del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
6. Appositi locali sono destinati ai colloqui dei detenuti con i loro difensori.
7. Per i detenuti e gli internati infermi i colloqui possono avere luogo nell'infermeria.
8. I detenuti e gli internati usufruiscono di sei colloqui al mese.
Quando si tratta di detenuti o internati per uno dei delitti previsti dal primo periodo del primo comma dell'articolo 4-bis della legge e per i quali si applichi il divieto di benefici ivi previsto, il numero di colloqui non può essere superiore a quattro al mese.
9. Ai soggetti gravemente infermi, o quando il colloquio si svolge con prole di età inferiore a dieci anni ovvero quando ricorrano particolari circostanze, possono essere concessi colloqui anche fuori dei limiti stabiliti nel comma 8.
10. Il colloquio ha la durata massima di un'ora. In considerazione di eccezionali circostanze, è consentito di prolungare la durata del colloquio con i congiunti o i conviventi. Il colloquio con i congiunti o conviventi è comunque prolungato sino a due ore quando i medesimi risiedono in un comune diverso da quello in cui ha sede l'istituto, se nella settimana precedente il detenuto o l'internato non ha fruito di alcun colloquio e se le esigenze e l'organizzazione dell'istituto lo consentono. A ciascun colloquio con il detenuto o con l'internato possono partecipare non più di tre persone. È consentito di derogare a tale norma quando si tratti di congiunti o conviventi.
11. Qualora risulti che i familiari non mantengono rapporti con il detenuto o l'internato, la direzione ne fa segnalazione al centro di servizio sociale per gli opportuni interventi.
12. Del colloquio, con l'indicazione degli estremi del permesso, si fa annotazione in apposito registro.
13. Nei confronti dei detenuti che svolgono attività lavorativa articolata su tutti i giorni feriali, è favorito lo svolgimento dei colloqui nei giorni festivi, ove possibile.


mercoledì 29 dicembre 2010

Visita in carcere








 Recarsi a Pontedecimo in treno non è così complicato, la linea ferroviaria è ben servita e si riducono notevolmente i costi di viaggio.
 Anche se la stazione sembra degna del Far West (niente biglietteria, orari ben nascosti), c'è un vistoso avviso di "videosorveglianza" e la domanda sorge spontanea : ma chi viene sorvegliato? un ectoplasma?
 In compenso il carcere non è poi così lontano e può essere raggiunto in 5 minuti.

 Le basse temperature stagionali e l'umidità penetrante viene facilmente compensata dalla salita che dalle sbarre mobili porta al carcere (quando arrivi carica di pacchi hai riscaldato ben bene la muscolatura).

 Mi domando come possano affrontare tale prova atletica le persone anziane ed una mia compagna di sventura, madre di un giovane carcerato, simpatica signora genovese di oltre 65 anni mi comunica che per salire in macchina occorre il certificato medico.
 Beh... dal carcere dovrebbero informarsi sul normale stato clinico degli ultrassessantenni ... non sono tutti maratoneti!

 Ora, varcata la soglia, mi attende l'esame + complicato : LA CONSEGNA DEI PACCHI ALL'AGENTE CONTROLLORE .
 E' giusto che si sappia e sia ben chiaro per tutti che , al di là della lista degli oggetti consentiti, tutto è vincolato all'agente di turno.
 Incrocio anche le dita dei piedi ma, ahimè, oggi la fortuna non mi sorride: fra tutti gli addetti fin ora incontrati mi ritrovo quello sicuramente meno "disponibile" (per usare un eufemismo).
 "Gli stivali no, signora! solo SCARPE" - "Un mese fa ha accettato un paio di stivali e quelli di oggi sono belli caldi con il pelo interno!" replico io inutilmente.
  La sciarpa scaldacollo viene respinta - NON E' NELL'ELENCO
-" Ma tanto qui si impiccano con le lenzuola!" avrei voluto ribadire, taccio  ma questo non lo posso accettare :
 la indosso io e la consegno alla mia piccola E. direttamente.

 Oggi niente metal detector ..una perquisizione veloce e discreta (l'agente donna è molto gentile )  e si parte tutti insieme scortati doverosamente verso i nostri cari da un agente con sigaretta in bocca (tutti gli agenti fumano ovunque  in barba alle leggi e ai divieti)
 La sala colloqui ha un vetro alto 30 cm che ci separa, un bancone e panche in alluminio il tutto di un sudiciume terrificante , non si capisce quale sostanza vi sia colata ma è lì da tempo, carte di caramelle in numero spropositato sono sul pavimento ma fortunatamente un finestrella aperta ci assicura un salutare ricambio di ossigeno e .... una bella bronchite.

 Il mio colloquio è durato 2 ore e inutile dire che si è sempre contenti ma una riflessione mi pare doverosa :
i detenuti perdono i diritti civili , si sa, le loro famiglie anche?

 Il marito di una detenuta è uscito con me e mi ha confessato che ha dovuto acquistare scarpe con lo strappo per sua moglie perché quelle con i lacci sono proibite; logico si direbbe, e invece no : io ho già consegnato per ben due volte scarpe con lacci a mia figlia!
 Lacci sì. lacci no, stivali sì, stivali no ... ed i Cd originali ma senza custodia? ovviamente no! ma se arrivano per posta allora Ok!

 Lapalissiano che in carcere non possano essere introdotti tabacchi e affini : bene, li vendono qui!
 ... a prezzo maggiorato : MA NON SONO GENERI DI MONOPOLIO ????
 Mi informerò nel dettaglio sui vari prezzi delle sigarette , del tabacco e dei francobolli ... di lusso evidentemente!

 Un'ultima questione spinosa riguarda i prodotti per l'igiene personale : ho inviato un pacco postale ben fornito di tutto, dallo shampoo alle creme per i piedi (o quasi).
 Nulla da fare, DIVIETO ASSOLUTO di ricezioni di tali prodotti: possono essere acquistati dalle detenute nello spaccio ( a prezzi piuttosto alti) oppure INVIATI  DALL'UNICA DITTA ACCREDITATA NEL SETTORE CARCERARIO " BOTTEGA VERDE" .... pare che abbiano fatto una "convenzione"... CONVENZIONE?!? ooohhhh ... vi lascio trovare la rima più consona.
 Che bravi! " la legge: più la conosci più la eviti" .... e non aggiungo altro se non la libertà concessami di segnalare a ditte concorrenti questo interessante "fatterello".

 Credo ci si senta tutti disorientati e sempre più sicuri dell'esattezza del famoso detto :
  LE NORME SONO FATTE PER ESSERE VIOLATE.
 Non è un invito alla criminalità, ovvio, ma un consiglio : al di là del si può fare , non si può fare , tentar non nuoce!

martedì 28 dicembre 2010

Lettera dal carcere di Pontedecimo - Genova

<


Per dar voce a tutte le donne rinchiuse nel Carcere di Pontedecimo - Genova


  Per far loro sapere che al di fuori...
c'è qualcuno che ascolta


 La lettera che segue è quella di Lucia, preoccupata giustamente per la sua salute:

Lucia mi ha fatto pervenire anche questa toccante poesia:



Lascio ai lettori riflessioni e commenti.