giovedì 10 febbraio 2011

Pochi grammi di hascish, misure restrittive, 2 bombole di gas, un sacco .... VOLEVA SBALLARE?!?



18:46 09 FEB 2011 

(AGI) - Genova, 9 feb. - Sara' effettuata domani l'autopsia sulla salma Gheorghita Florin Ciprian, 25 anni, romeno, il detenuto trovato agonizzante nel bagno della sua cella con a fianco
un sacco nero che emanava odore di butano e due bombole di gas usate di solito per cucinare. Non e' noto se il giovane abbia tentato il suicidio o abbia invece usato il gas nel tentativo di stordirsi. La procura ha intanto disposto gli accertamenti autoptici che saranno effettuati nelle camere settorie dell'istituto di Medicina legale dell'ospedale San Martino. (AGI) Ge1/Mav
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15:45 09 FEB 2011 

(AGI) - Genova, 9 feb. - "Dal 17 agosto scorso Ciprian Florin Gheorghita, 25 anni, romeno, era recluso nel carcere di Marassi a Genova, dopo che i carabinieri della stazione di San Teodoro (Genova)
lo avevano arrestato perche in possesso di alcuni grammi di hascisc e per resistenza. Condannato a 13 mesi di carcere (di cui 6 gia' scontati), avrebbe terminato la pena il 9 settembre prossimo. Ma ieri pomeriggio lo hanno trovato agonizzante nel bagno della cella, con accanto un sacco nero di plastica che emanava ancora gas butano, e due fornelletti da camping. E' morto poco dopo nell'infermiera mentre provavano a rianimarlo. A novembre la fidanzata di Ciprian Florin era stata fermata nella sala colloqui dagli agenti della polizia penitenziaria dopo che le unita' cinofile avevano fiutato dell'hascisc, una piccola dose nascosta nelle scarpe. Da quel momento alla donna era stata vietato l'incontro con il fidanzato. Piu' recentemente il romeno era stato trovato in possesso di un cellulare all'interno della cella e per questo al giudice di sorveglianza era stata proposta l'adozione di una misura di sorveglianza piu' restrittiva. I detenuti al Marassi sono circa 730 detenuti (il 60% dei quali stranieri), a fronte di una capienza di 456 posti letto. Il Sappe, sindacato della Polizia penitenziaria, parla di suicidio. Per il direttore del carcere, Salvatore Mazzeo, invece si e'trattato di un incidente: "Il detenuto - si legge in una nota - era tossicodipendente e seguito dal Sert, con ogni probabilita' ha inalato il gas per lo sballo, in carcere una pratica alternativa alla droga". Il ritrovamento vicino al ragazzo morente di un sacchetto di plastica riempito di gas sembra pero' avvalorare l'ipotesi del Sappe. Di solito lo 'sballo' viene ottenuto inalando il butano dalla bomboletta posta sotto le narici, mentre la pratica di riempire di gas il sacchetto e poi di infilarselo in testa e' utilizzata prevalentemente per uccidersi. Lo scorso anno - si legge in una nota dell'osservatorio permanente sulle morti in carcere - su un totale di 66 detenuti suicidi, in 8 hanno scelto questo metodo, sicuramente meno cruento rispetto a quello dell'impiccagione, e tuttavia meno utilizzato. Nei primi 40 giorni dell'anno salgono a 6 i suicidi in carcere e a 12 il totale dei detenuti morti".
  (AGI) Com/Sep

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