sabato 26 novembre 2011

Arrivano i rinforzi.... :-(


Carceri e rinforzi: un solo agente per Savona, ventitre a Sanremo
Data di pubblicazione: 25/11/2011
Carceri e rinforzi: un solo agente per Savona, ventitre a SanremoUna sola unità, femminile, per rinforzare l’organico di Polizia Penitenziaria del carcere di Savona. E’ in servizio in piazza Monticello l’Agente che, terminato il corso di formazione nella Scuola di Formazione di Polizia, è stata assegnata alla Casa Circondariale di Savona. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

“Credo si possa e si debba parlare di un’occasione d’oro persa dall’Amministrazione Penitenziaria per andare a sanare, seppur parzialmente e con il minimo sforzo, le criticità organiche dei Baschi Azzurri di Savona” spiega Roberto Martinelli (nella foto), segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che sottolinea come “il primo Sindacato dei Baschi Azzurri, il Sappe, aveva sollecitato più volte il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sulle gravi ed oggettive difficoltà operative con le quali quotidianamente si confrontano i poliziotti penitenziari del carcere savonese, auspicando un significativo rinforzo dell’organico anche assegnando a Savona quelle unità di Polizia Penitenziaria che da anni aspirano ad esservi trasferite. Parliamo di un incremento reale di almeno 5 unità, che sarebbero state importantissime per agevolare l’operatività dei colleghi in servizio a Savona”.

“Mi auguro che ora l’Amministrazione Penitenziaria assegni al carcere di Savona un direttore titolare, visto che a tutt’oggi non c’è e la titolarità è affidata di volta in volti a dirigenti diversi” aggiunge Martinelli, che torna a denunciare anche le criticità dell’attuale struttura carceraria: “L’attuale carcere di S. Agostino è contro il dettato costituzionale della rieducazione del detenuto, autorevolmente denunciato in questi giorni dal Capo dello Stato. Togliere la libertà a chi commette reati non vuol dire togliere loro anche la dignità: e quando abbiamo celle senza finestre, come a Savona, non c’è alcun ulteriore commento da fare. Questa grave situazione carceraria espone gli agenti di Polizia penitenziaria a condizioni di lavoro gravose e a rischio. Costruito per ospitare 36 posti letto, il Sant’Agostino ospita in media 70/80 detenuti (erano 79 il 31 ottobre scorso) controllati da Agenti di Polizia Penitenziaria carenti in organico di 15 unità. Tutti dicono che serve un carcere nuovo a Savona, da ultimo lo disse nella sua visita ferragostana l’ex Sottosegretario alla Giustizia che espressamente parlò di “una delle piaghe che il Governo dovrà risolvere” ma che non fece seguire alla denuncia nulla di concreto.”

Martinelli ricorda ancora una volta le ampie convergenze politiche emerse al convegno che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe tenne lo scorso 8 ottobre 2010 a Cairo Montenotte per un nuovo carcere alternativo al disastroso penitenziario savonese di Sant’Agostino. “Nel convegno pubblico noi, come Sappe, lanciammo la proposta di realizzare un nuovo carcere nella Valbormida, in tempi estremamente brevi, con costi contenuti ed avvalendosi di manodopera locale. Ci fu pure la condivisione degli Amministratori locali ed il Sindaco di Cairo incontrò a Roma il Commissario straordinario per le carceri Franco Ionta. Ma poi non si è saputo più nulla.”


Imperia e Sanremo, in arrivo 23 nuovi agenti
Sono 23 gli Agenti di Polizia Penitenziaria che, terminato il corso di formazione nelle Scuole di Polizia, prenderanno servizio nel Ponente ligure. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che con il Segretario Generale aggiunto Roberto Martinelli precisa: “Ad Imperia sono stati assegnati in 6 Agenti, 4 uomini e 2 donne, mentre nel penitenziario di Valle Armea vanno 17 Agenti, tutti uomini. Ma è notizia di questi giorni la volontà dell’Amministrazione penitenziaria di realizzare un polo detentivo femminile a Sanremo, esigenza sottolineata da tempo e in più occasioni dal primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il Sappe”.

“E’ sicuramente una buona notizia perché l’Amministrazione Penitenziaria, più volte sollecitata nel merito dal primo Sindacato dei Baschi Azzurri, il Sappe, sembra avere tenuto nel debito conto le gravi ed oggettive difficoltà operative con le quali quotidianamente si confrontano i poliziotti penitenziari dei due penitenziari” dichiara Martinelli, che torna a sottolineare le criticità penitenziarie delle due Case Circondariali: “Il 31 ottobre scorso Imperia, che ha una capienza regolamentare di 78 posti, erano presenti 115 detenuti (45 imputati e 70 condannati, 63% la percentuale di detenuti stranieri) mentre a Sanremo, con capienza regolamentare pari a 209 posti, presenti erano 362 (183 imputati, 179 condannati, 53% la percentuale di detenuti stranieri). E questo determina condizioni lavorative stressanti e difficili per i Baschi Azzurri del Corpo. Vogliamo esprimere ancora una volta la vicinanza e la gratitudine del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria alle colleghe ed ai colleghi di Imperia e Sanremo, quotidianamente impegnati in una situazione di costante sovraffollamento con significative carenze di organico, con l’auspicio che il rinforzo complessivo di 23 neo Agenti ai due Reparti di Polizia possa far calare i pesanti carichi di lavoro che quotidianamente sopportano i nostri colleghi”.

Il Sappe comunica anche l’intendimento dell’Amministrazione Penitenziaria di realizzare un polo detentivo femminile a Sanremo: “La notizia è emersa nel corso di un recente incontro, e siamo assolutamente d’accordo. Da tempo il Sappe ha evidenziato la necessità di avere a Sanremo una sezione detentiva femminile, come peraltro era nel progetto originario della struttura, considerato che le arrestate nella provincia di Imperia vengono inevitabilmente tradotte nella Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, unico carcere della Liguria con sezioni detentive per donne. Questo ha provocato e provoca gravi disagi al Personale di Polizia penitenziaria che deve trasportate le arrestate, ma anche ai familiari ed in particolare ai figli delle donne arrestate. Una necessità rispetto alla quale abbiamo anche suggerito la chiusura dell’attuale Sezione detentiva per collaboratori a Valle Armea”.


Fonte Sappe - Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria 

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