mercoledì 7 dicembre 2011

adesso è giunto il momento, di dar voce alla mia angoscia


Il padre di Massimo Casalnuovo scrive su facebook: "E' giunto il momento di dar voce alla mia angoscia"


05/12/2011 - Buonabitacolo : Il padre di Massimo C...


A distanza di poco più di 3 mesi dalla morte di Massimo Casalnuovo,
il padre scrive su facebook.
Di seguito riportiamo il post integralmente:


Sono il Papà di Massimo, Laura e Alessandro: sono passati poco più di tre mesi, da quando,quella maledetta sera è venuto a mancare Massimo, uno dei miei tre figli.
Il grande dolore provato, da questa perdita, la confusione mentale, mi hanno indotto, in uno stato d’animo tale da rinchiudermi in un silenzio assordante, che ti urla dentro, un silenzio vuoto, colmo di un dolore immenso.
Ma adesso è giunto il momento, di dar voce alla mia angoscia!
Devo farlo per la mia famiglia, per me stesso, ma soprattutto per Massimo.
Voglio iniziare, raccontandovi un po’ di Massimo, lui era un ragazzo molto stimato, e ciò che lo caratterizzava era la sua semplicità d’animo,essenziale, limpida e rara a trovarsi.
Il mio Massimo aveva delle qualità che non si trovano in tutte le persone, era un ragazzo rispettoso, disponibile, paziente verso le persone che incontrava e conosceva.
Ricordo con gioia e, nello stesso tempo, con molta tristezza quando qualche cliente della mia officina si rivolgeva a me, canzonandomi amichevolmente, che ormai ero troppo vecchio e preferiva parlare con Massimo; tutto ciò, il prediligere Massimo a me, destava nel mio cuore di papà, un enorme orgoglio, perché questo stava a significare che mio figlio, era reputato un ragazzo valido e del quale ci si poteva fidare; rammento ancora quando lo mandavo in giro per lavoro, nei vari magazzini, ad acquistare pezzi di ricambio per i veicoli da noi in riparazione, egli veniva molto apprezzato per la sua professionalità, per il suo porsi sempre in un modo molto garbato.
Massimo, che dire, un ragazzo, ribadisco semplice, sincero, come lo sono i suoi amici, i suoi tanti amici, con i loro sogni, i loro progetti da realizzare, è proprio uno dei tanti sogni che coltivava Massimo si stava realizzando, “aprire un officina più ampia, all’ avanguardia” come suo progetto futuro.
Un altro quello di aver conosciuto una persona molto speciale alla quale auguro tutto il bene di questo mondo. Quando incontro i suoi amici intravedo nei loro occhi, tanta tristezza, tanta rabbia, che cercano di camuffare dietro un sorriso, per avere perso uno di loro; vedo in loro tanta determinazione attivandosi, organizzando manifestazioni e quant’altro per mantenere viva l’attenzione di quanto è accaduto, tutto finalizzato al raggiungimento di una GIUSTIZIA E VERITA' PER MASSIMO. 
Rammento ancora quando eravamo tutti in casa, e inoltre quando rincasavamo dopo il lavoro, egli si avvicinava alla Mamma, dapprima le dava un bacino e accarezzandola le chiedeva cosa avesse preparato per cena.
Qualsiasi cosa gli chiedeva la mamma, la sorella o il fratello egli si rendeva subito disponibile, perché caratterialmente era buono, soave e dolce.
Avrei tanto da dire sulle qualità di Massimo, e invito anche i suoi amici a raccontare chi era, anzi chi è Massimo!
Egli aveva un innata e dilagante voglia di vivere, di realizzare i propri sogni, purtroppo un “qualcosa” che adesso non oso definire gliel’ ha tolti per sempre.
Ho voluto scrivere questo anche per rispondere a quel vile, ipocrita, che senza conoscere il mio Massimo, ha osato dire, con un comunicato stampa (subito smentito da tutta la popolazione di Buonabitacolo), che mio figlio, era un poco di buono, poi altre ignominie che non desidero citare, senza tener conto della gravità dell’accaduto, del rispetto di una vita spezzata e del dolore della sua famiglia; a proposito non posso che esortare tale individuo a rivolgere, quelle ignominie, alla propria famiglia.
Voglio citare una frase che dice spesso il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio NAPOLITANO: “ che chi si appresta ad indossare una divisa, deve rispettarla, onorarla, quindi la persona che lo fa deve servire i cittadini, per garantire loro, sicurezza, l’incolumità di ogni cittadino…”
E allora mi chiedo se quell’ignobile che ha rilasciato quel comunicato stampa, senza nemmeno accertarsi che le cose fossero andate diversamente merita di indossare la divisa? 
Altri militari presenti sul posto meritano di indossare quella divisa?
Un ringraziamento voglio farlo a tutta la Comunità di Buonabitacolo, dei paesi circostanti, per la solidarietà, per il conforto, che mi hanno dato e che stanno dando a me e alla mia famiglia.
Invito, tutte quelle persone che hanno visto o sentito, a non aver paura poichè chi sta dalla parte della Giustizia ha sempre ragione,anche perché c’è il Popolo che li difende, quindi è inutile tenersi tutto dentro con il rischio di passare notti insonni per avere la coscienza sporca, non ne vale la pena, meglio tirare fuori tutto per poter dire un giorno ed essere fieri di aver contribuito a fare Giustizia per Massimo.
In particolare lo chiedo, a quel cittadino onesto (cosi si firma) che ha scritto una lettera anonima molto dettagliata, inviata a tutte le istituzioni, che ho avuto modo di leggere, notando che descrive il triste evento con estrema precisione dei fatti, ma nello stesso tempo dice di aver paura di parlare apertamente, mi fa presumere che fosse presente all’avverarsi dell’episodio.
Voglio ricordare che in quel momento poteva esserci qualunque ragazzo al quale poteva accadere il medesimo fatto, pertanto dobbiamo tutti insieme evitare che ciò possa accadere di nuovo.
Ancora un ringraziamento va a chi ci rappresenta istituzionalmente in paese e a chi ci rappresenta in parrocchia per le belle parole dette su Massimo e per la presa di posizione molto forte, affinché venga fatta Giustizia al più presto, quindi chiedo loro di portare avanti con forza delle loro autorevoli cariche istituzionali il progetto, di divulgare anche fuori del nostro territorio ciò che è accaduto.
Il prosieguo, sarà messo a conoscenza di tutti e diffuso a tutti i livelli, per non sottrarre alla vista dei sostenitori, dagli amici più cari, e di tutte le persone umili resesi disponibili sin dal primo momento, che si verificò la tragedia.
Ci tengo a comunicarvi che sto contattando altri comitati per informarli dell’accaduto e collaborare unanimemente.
Sono stato contattato già da alcuni organi d’informazione a livello Nazionale, molto disponibili a divulgare tutto quello che si sta facendo a livello di indagini, ed io mi sono ripromesso di collaborare affinchè tutte le iniziative che si terranno in favore di Massimo, vengano rese di pubblico dominio, e qualora si ravvisasse il pericolo che si stessero sviluppando fatti poco chiari per giungere ad una verità falsa, tale da invalidare l’opera della Giustizia, farò in modo di contattare e di informare il Presidente della Repubblica di ciò che sta accadendo, il quale non potrà che ricevermi poichè non sarò solo, ma supportato da molta gente.
Adesso chiudo questo mio intervento con ciò che è rimasto di una frase molta bella scritta all’ ingresso del cimitero di Buonabitacolo “di cui conosco il contenuto”, perché mi è stato riferito e che al momento opportuno scriverò per intero, “ MASSIMO CON NOI”.
Osvaldo CASALNUOVO


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