Molti ricorderanno la terribile vicenda di Riccardo Rasman, il ragazzo affetto da “sindrome schizofrenica paranoide” che nell'ottobre del 2006 (aveva 34 anni), dopo l’intervento di due pattuglie della polizia, è stato trovato morto nella sua abitazione (dai primi accertamento per "asfissia da posizione"),legato, ammanettato con le mani dietro la schiena, filo di ferro alle caviglie, diverse ferite e con segni di imbavagliamento con blocco totale o parziale della bocca, effettuato con un cordino o con qualcosa di simile.
Dopo anni di processi, lotte nei tribunali, richieste di archiviazione ect, i 3 poliziotti vengono condannati (solo uno verrà prosciolto), in primo e secondo grado, allaRIDICOLA condanna di 6 mesi di reclusione per eccesso di colpa nell’omicidio di Riccardo Rasman, (tranne Francesca Gatti, altra imputata, che è stata prosciolta).
Il 13 dicembre scorso, a distanza di anni, la cassazione conferma la RIDICOLA condanna a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo ai danni dei tre poliziotti, riporto dall' Ansa:
Qui invece potete ascoltare l'intervista della mamma, Giuliana, dopo la condanna definitiva in cassazione: GUARDA VIDEO

Dopo anni di processi, lotte nei tribunali, richieste di archiviazione ect, i 3 poliziotti vengono condannati (solo uno verrà prosciolto), in primo e secondo grado, allaRIDICOLA condanna di 6 mesi di reclusione per eccesso di colpa nell’omicidio di Riccardo Rasman, (tranne Francesca Gatti, altra imputata, che è stata prosciolta).

Il 13 dicembre scorso, a distanza di anni, la cassazione conferma la RIDICOLA condanna a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo ai danni dei tre poliziotti, riporto dall' Ansa:
La quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato le condanne a sei mesi di reclusione ciascuno (pena sospesa), per omicidio colposo, per tre poliziotti imputati della morte di Riccardo Rasman, avvenuta il 26 ottobre 2006 a Trieste. La sentenza contro Mauro Miraz, Maurizio Mis e Giuseppe De Biasi e' diventata cosi' irrevocabile. I legali della famiglia Rasman, Giovanni Di Lullo e Claudio Defilippi - secondo quanto reso da quest'ultimo - avvieranno ora azione civile nei confronti dei poliziotti e del Ministero dell'Interno.

Una sentenza che come le precedenti non da giustizia alla famiglia e al povero Riccardo che, come detto sopra, al momento del decesso è stato trovato legato, ammanettato con le mani dietro la schiena, filo di ferro alle caviglie, diverse ferite e con segni di imbavagliamento con blocco totale o parziale della bocca, effettuato con un cordino o con qualcosa di simile … questo è omicidio colposo?
Uccidere un ragazzo disabile, per un poliziotto equivale a 6 mesi di condanna, che neanche sconterà mai … questa è la giustizia Italiana!
Qui trovate una ricostruzione dettagliata dei fatti (dove troverete anche tantissimi commenti della mamma di Riccardo, Giuliana, lasciati a fine del post):



fonte: http://www.stopcensura.com/
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