sabato 10 dicembre 2011

Carcere di Sollicciano: record di tentati suicidi e atti di autolesionismo

Carcere di Sollicciano: record di tentati suicidi e atti di autolesionismo
Nuovi dati medesima emergenza nelle carceri italiane, il sovraffollamento. La Toscana vive da tempo un periodo nero su questa tematica sebbene nella Penisola non sia tra le regioni più colpite. La regione con il più alto tasso di sovrappopolamento è la Puglia ( 84%), seguita da Marche ( 83,9%), Emilia Romagna ( 75.6%), Friuli (75,1%) e Lombardia ( 74 %). Al 6 dicembre erano 4.558 i detenuti ospitati nei penitenziari della Toscana, rispetto a una capienza regolamentare di 2.983 persone, ma non mancano i casi specifici come il noto, risaputo, carcere di Sollicciano dove il surplus è di oltre 500 persone. La prigione gigliata gode inoltre di due tristi primati: regina dei tentati suicidi, 38 in tutto, e seconda negli atti di autolesionismo 213. Un penitenziario dove i sindacati hanno più volte lamentato carenze di personale e in cui si è protestato con un "silenzioso vigore", portando a 128 gli scioperi della fame.
Carcere di Sollicciano
La Uil Penitenziari chiede al nuovo governo, in particolare al Ministro Severino, di mettere la parola fine a questa condizione. " La prepotente urgenza alla necessità di offrire risposte al dramma penitenziario, cui più volte ha fatto richiamo il Presidente della Repubblica, trova piena conferma e sostanziale ragione nell'analisi dei numeri- ha detto Eugenio Sarno - Per questo auspichiamo che il governo Monti collochi nella propria agenda alla voce "priorità" la questione penitenziaria".

" Come da tempo sosteniamo, la lettura delle posizioni giuridiche conferma l'urgenza di una incisiva riforma della giustizia. Abbiamo forti dubbi - sottolinea il Segretario - sulla credibilità di un sistema penale che determina la detenzione di circa il 42 % di soggetti privi di una condanna definitiva. Non solo. L'eccessivo ricorso alla custodia cautelare alimenta il fenomeno delle sliding doors (porte girevoli) che sovraccarica il sistema di spese e lavoro. Ciò in ragione dei tantissimi detenuti che fanno ingresso in carcere per essere scarcerati solo dopo poche ore".

DATI ITALIA - Al 5 dicembre i detenuti non ancora condannati in via definitiva assommavano a 28.343 pari al 41,8% del totale. Nello specifico: 15.549 detenuti in attesa di primo giudizio ( 22,9%), 7.799 appellanti (11,5 %) , 5005 ricorrenti (7,4 %). I detenuti chiamati a scontare una pena definitiva erano 37.784 (55,5%) . I soggetti senza posizione giuridica definita erano 335, gli internati risultavano essere 1570 (2,3 %) . I detenuti di origine straniera erano 24.638 ( il 36,2 % del totale), di cui 23.452 uomini e 1186 donne. La comunità straniera maggiormente presente è quella proveniente dal Marocco ( 4983 - 20,2%), segue la Tunisia (3255 - 13,2 %), la Romania (2809 - 11,5%), la Nigeria ( 1204 -5 %), l'Egitto ( 534 - 2,2%) e la Yugoslavia ( 464- 1,9%).


fonte: http://www.firenzetoday.it/

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