martedì 20 settembre 2011

Il carcere è una polveriera Mancano agenti, fondi e mezzi

Wanda Cherubini VITERBO «Vogliamo più fondi, strutture, uomini e mezzi». Queste, in sostanza, le richieste che ieri hanno gridato a gran voce i rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria della casa circondariale di Mammagialla nel corso del sit in di protesta di fronte alle porte del carcere viterbese. «La situazione del carcere è ormai invivibile per quanto riguarda la sicurezza – afferma Gino Federici della Cgil – Su 500 unità di agenti che dovremmo avere siamo in 293 con una popolazione detenuta di 750 unità, quando il carcere ha una capienza di 444 posti. Il grosso problema è rappresentato dagli psichiatrici e dai detenuti di alta sicurezza, che hanno a Viterbo forti agganci con il territorio». Luca Floris del Sappe rimarca l'assenza del direttore. «Ora il Dap – aggiunge - dovrebbe inviare 88 agenti per il Lazio e lì a Roma si giocherà una partita importante». «Il problema carcere – ribadisce Andrea Fiorini della Cisl – non va guardato come a se stante rispetto alla città. È necessario che le istituzioni cittadine intervengano con i propri mezzi. Non dimentichiamo poi che il mandato del vicario del direttore scade il 31 dicembre». Oltre alle carenze strutturali del carcere a causa del sovraffollamento, Giuseppe Moretti, segretario nazionale dell'Ugl Polizia Penitenziaria, evidenzia la grande mole di lavoro che gli agenti, in sotto organico, devono svolgere senza alcuna gratificazione. «Questo istituto necessita di un'attenzione continua e di un direttore – afferma Moretti - Non ci sta bene che per tutto il Lazio ci saranno 88 nuovi agenti e che Viterbo ne prenderà solo 10. Chiediamo, quindi, un contingente diverso ed una diminuzione di almeno 100 detenuti ed anche un intervento economico delle istituzioni territoriali». «Chiediamo una direzione effettiva – aggiunge Margherita De Cesare, segretario generale dell'Ugl - più fondi, più risorse e più sicurezza. La nostra presenza qui oggi è un invito a tutte le istituzioni affinché intervengano». Per Giuseppe Proietti, segretario generale Osapp, la cosa che colpisce «è l'incompetenza gestionale del Dipartimento. Con la nuova apertura del padiglione del carcere di Velletri – aggiunge Proietti – molte nuove unità di agenti saranno inviate dal Dap sicuramente lì e noi ci ritroveremo ancora una volta senza agenti». Oggi, intanto, la Cappellania di Mammagialla, ha organizzato nel pomeriggio un concerto di musica cristiana che sarà eseguito da Don Giosy Cento e i Parsifal per avvicinare la popolazione carceraria, la cittadinanza e le istituzioni.
fonte: http://www.iltempo.it/

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