giovedì 22 settembre 2011

Sfuma l'ipotesi amnistia, per Palma serve solo confronto


Strutture sovraffollate? Troppi stranieri e detenzioni brevi

Carceri/ Sfuma l'ipotesi amnistia, per Palma serve solo confronto
Roma, 21 set. (TMNews) - E' sfumata in mezz'ora l'ipotesi amnistia, misura ufficialmente pensata per svuotare le carceri sovraffollate ma ipotizzata da qualcuno per cominciare a gettare le basi di una possibile uscita 'con salvacondotto' di Silvio Berlusconi da palazzo Chigi. Il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, che oggi ha riferito al Senato sullo stato del sistema di detenzione, dietro esplicita richiesta di Marco Pannella (corredata da sciopero della fame e della sete), ha infatti lasciato pochi dubbi. L'amnistia, ha detto Palma, è una strada "già percorsa" che "consente al malato di respirare" ma che non lo cura. Meglio un progetto globale di giustizia nato dal confronto "sereno tra le forze politiche", progetto che tenga conto delle esigenze dei cittadini. Insomma, una relazione 'in parallelo', che si presta a due letture.

L'interpretazione esplicitamente 'carceraria' delle parole del Guardasigilli è lampante. Vero che le carceri sono piene, sovraffollate, ma altrettanto vero che l'amnistia o l'indulto non servirebbero. Secondo il ministro, infatti, nelle 22 volte in cui è stata applicato il binomio aministia-indulto e l'unica volta in cui è stato usato il solo indulto, "il malato è tornato a respoirare ma poi è tornato al coma in cui versava". La causa del sovraffollamento va invece ricercatas, secondo il Guardasigilli, non nei provvedimenti varati nell'ultimo decennio, primo fra tutti il pacchetto sicurezza, quanto piuttosto nell'eccessivo ricorso alla custodia cautelare e ne sempre crescente numero di detenuti stranieri.

La 'lettura politica' delle parole del Guardasigilli è tutta nella 'chiusa' della relazione del ministro: "si deve aprire una stagione di sereno confronto tra le varie forze politiche che definisca un progetto di sistema globale della giustizia, che abbia presente il concetto globale di giustizia e che porti alla dovuta attenzione il sistema delle garanzie dei cittadini e che immagini il carcere come luogo di recupero e non come luogo da esorcizzare mettendo la testa sotto la sabbia. In altri termini un progetto ed un sistema che considerino l'edilizia carceraria solo come strumento logistico da modulare secondo l'obiettivo stabilito e non come soluzione del problema, che abbiano ben chiari i valori della Costituzione e la dovuta considerazione per i detenuti. E questo sarà il vademecum della mia azione di ministro".

Un vademecum che non è affatto piaciuto ai radicali, promotori della giornata d'Aula sulle carceri, che si protrarrà anche martedì prossimo, quando il ministro replicherà ai numerosi interventi dei senatori e l'Aula sarà chiamata ad esprimersi su risoluzioni e ordini del giorno eventualmente presentati. La vicepresidente del Senato, Emma Bonino, ha infatti sottolineato che "l'amnistia è necessaria, urgente, improcrastinabile ed è l'unica soluzione possibile" al sovraffollamento delle carceri italiane. Una tesi antitetica a quella esposta, poco prima, dal ministro della Giustizia.

"Secondo lei - ha detto quindi Bonino rivolgendosi direttamente a Palma - si tratterebbe di una soluzione transitoria, che non risolve il problema, ma l'amnistia è invece la precondizione necessaria per le riforme, per trovare pene alternative al carcere. Ora c'è una situazione in cui lo Stato non ce la fa a smaltire i processi". Fuori dal Senato, i Radicali hanno anche dato vita a una maratona oratoria da Ilaria Cucchi.
fonte: TM news

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