martedì 20 settembre 2011

Pannella; ragioni e obiettivi dell’amnistia… ma temo che il Senato non farà nulla


Notizie Radicali, 19 settembre 2011
“Ho personalmente motivo di temere - ha detto a Radio Radicale Marco Pannella - che mercoledì il Senato (riunito non sappiamo bene nemmeno se come “autoconvocato” secondo Costituzione, o per ascoltare, secondo ordinario Regolamento, “comunicazioni del Governo”), il Senato - dicevo - continui a permettere il proseguirsi della flagranza criminale in cui lo Stato partitocratico opera impunemente ormai da decenni, contro diritto internazionale, europeo, costituzionale italiano.
Non si vuole comprendere ma soprattutto consentire di informarne l’opinione pubblica - perché la regola di questa Repubblica è perfino peggio che fascista - sul perché, gli obiettivi e il valore dell’amnistia. Torno qui a tentare di farci, di farmi intendere:
L’AMNISTIA
1. non solamente interromperebbe la flagranza di un comportamento assolutamente criminale dello Stato partitocratico in concreto, contro lo Stato di Diritto e la Repubblica democratica, contro centinaia e centinaia di migliaia - anzi di milioni - di persone. In sintesi contro i Diritti Umani, con responsabilità che dovrebbero essere giudicate e condannate dalla Corte Penale Internazionale (e a questo fine dobbiamo preparare urgentemente la relativa, documentatissima, urgentissima denuncia, individuando gli strumenti e le modalità tecniche atte a farli ricevere);
2. non solamente costituirebbe il solo provvedimento atto ad avviare in modo irreversibile da subito il processo di riforma della Giustizia, del Regime partitocratico, sovraffollata e disastrata almeno quanto le sue immonde carceri, contro legalità internazionale, legalità e la giurisdizione europee, la stessa Costituzione, come il Presidente della Repubblica ha perentoriamente pubblicamente dichiarato, le leggi e i codici italiani;
3. libererebbe il Paese, lo Stato e la società italiani dalla repellente, totalizzante atmosfera e realtà da cloaca ammorbante, letteralmente pestifera, carogna della Repubblica, dopo esser stata ridotta a metamorfosi vincente, erede del precedente ventennio partitocratico e non della sua liberazione dal nazifascismo - ma non da ogni altra illusoria, mortale utopia che ha reso tragico il secolo precedente, e già ipoteca del secolo che viviamo”.

Di Pietro pronto al no… col pretesto che l'amnistia serve  Berlusconi

Se il Parlamento decidesse per l’amnistia, avremmo Tonino Di Pietro pronto a gridare: "L’amnistia è per Berlusconi, per questo porco!". Lo sostiene Marco Pannella da Radio Radicale. “Perché a Di Pietro - si sfoga Pannella - che gliene frega di milioni di persone che possono essere vittime di violenze di Stato?
No, a lui quello che interessa è se riguarda Berlusconi. È questo il livello dell’intelligenza delle cose. Perciò io mi auguro che in Parlamento l’amnistia sia votata, e funzioni come traino della riforma della giustizia, non come atto di clemenza. Semmai è un atto di liberazione dei detenuti italiani da un sequestro tipo quello che fanno i pirati in Somalia”.

fonte: RISTRETTI.it

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