Muore d’infarto in carcere nel 2003: aveva 8 costole rotte, fratture e due buchi in testa
ByMUORE IN CARCERE CON 8 COSTOLE ROTTE: ‘È INFARTO’
Maria Ciuffi non sa darsi pace. Il figlio Marcello, 29 anni, è morto in carcere Le Sughere di Livorno l’11 luglio del 2003, a quattro mesi dall’arresto per tentato furto. Alla signora Ciuffi fu comunicata la morte del figlio solo il giorno dopo, quando il corpo del ragazzo era già stato sottoposto all’autopsia che ne avrebbe decretato la morte per infarto o stress.
Le autorità giudiziarie archiviarono il caso per morte naturale, ma la signora notò dei particolari preoccupanti. Il volto del figlio, che la donna vide solo dopo l’autopsia, aveva lividi e tracce di sangue. La donna insieme ad alcuni amici di Marcello che vollero mettere una bandana alla sua testa, nella bara, notarono che la testa del ragazzo aveva dei buchi profondi nel cranio. La perizia, infatti, come racconta la donna, dice: “leggo che ci sono due costole rotte, una mandibola fratturata (sinistra), lo sterno fratturato, un’escoriazione a V, insomma, morte per arresto cardiaco, per infarto, mi sembra strano”.
Tuttavia il caso viene archiviato e la signora Ciuffi dovrà aspettare il 2006, quindi ben due anni, per riaprire le indagini sulla morte sospetta del figlio, che ottiene solo denunciando il magistrato Roberto Pennisi che si occupava del caso. Nel 2006 venne riesumata la salma di Marcello e la nuova perizia fu ancora più sconcertante: otto costole rotte e due buchi in testa “di cui uno profondo fino all’osso e addirittura ci trovano attaccata la vernice blu scura della cella”. Lonzi ha riportato otto costole rotte, due denti spezzati, due buchi in testa, mandibola, sterno e polso fratturati.
Nonostante la nuova perizia, il caso viene nuovamente archiviato nel 2010. Per il caso Lonzi adesso non resta che attendere il ricorso in Cassazione e l’eventuale successivo parere del tribunale di Strasburgo.
da LEGGO.IT
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