sabato 25 giugno 2011

Consigliere del Pd in sciopero con Pannella


Consigliere provinciale in sciopero fame contro affollamento carceri

Il consigliere provinciale Enrico Borg in sciopero della fame per la drammatica condizione delle carceri "milanesi e italiane"

Dalla mezzanotte di giovedì 23 luglio il consigliere provinciale del Pd Enrico Borg inizierà lo sciopero della fame "per solidarietà alla battaglia non violenta di Pannella e di altri sulla drammatica condizioni delle carceri".
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"Si è alzato - ha spiegato nel suo intervento in consiglio provinciale Enrico Borg - il velo del silenzio che da troppo tempo ha avvolto l'agghiacciante situazione delle carceri, grazie al digiuno di Pannella (60 giorni di sciopero della fame e 4 della sete), di migliaia di detenuti, guardie carcerarie, camere penale e parenti di detenuti che attuano questa lotta nonviolenta".
Il consigliere provinciale si è augurato che l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "possa dare una scossa e spingere il governo a fare un passo avanti affinché si cancelli la vergognosa condizione delle carceri, che sono il primo indicatore dello stato di democrazia effettiva e di civiltà di un Paese".
E' notizia odierna, tra le altre cose, quella del tentato suicidio di una guardia carceraria a Milano nel penitenziario di Opera.

Un assistente capo di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Milano Opera ha tentato il suicidio ieri sera ed e' ricoverato in gravissime condizioni nell'ospedale Fatebenefratelli di Milano. "La continuita' e la periodicita' con cui avvengono questi tristi eventi deve fare seriamente riflettere la nostra amministrazione - afferma Luca Frongia, segretario generale agg. del LiSiAPP (Libero Sindacato Appartenenti alla Polizia Penitenziaria) - che non puo' non prendere atto delle manifestazioni piu' drammatiche e dolorose di un disagio derivante, oltre che da problematiche attribuibili alla propria sfera personale, probabilmente anche da un lavoro difficile e carico di tensioni".
I numeri testimoniano non più il disagio ma la tragedia che sfiora ogni giorno. In Italia ci sono 206 carceri e 44mila posti branda. Sono presenti 68mila detenuti. Quindi: 68mila contro 44mila. E già questo dato basterebbe a far capire quanto è vicino l’abisso. “In un Paese appena normale nessuno si sognerebbe di lasciare sulle spalle dei soli operatori di polizia penitenziaria il peso di un problema enorme come quello del sovraffollamento delle carceri”.

fonte: http://www.milanotoday.it/
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