domenica 26 giugno 2011

Giovanardi scambia le persone fisiche per contatti web. Speso 1 milione di euro per 22 giorni di campagna antidroga


Siti antidroga, Perduca e Manfredi: il proibizionismo dà alla testa. Giovanardi scambia le persone fisiche per contatti web. Speso 1 milione di euro per 22 giorni di campagna antidroga

Nella pagina web del senatore radicale/PD Marco Perduca è comparsa la risposta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, a un'interrogazione presentata il 15 marzo 2011, con la quale Perduca e la collega Donatella Poretti chiedevano conto dei costi dei 12 siti istituzionali sedicenti “antidroga” e precisamente:www.politicheantidroga.itwww.dronet.orgwww.droganews.itwww.allertadroga.it,www.droganograzie.itwww.drugfreedu.org, ang.dronet.org, alcol.dronet.org, cocaina.dronet.org, www.dreamonshow.itwww.drugsonstreet.itwww.conferenzadroga.it.
 
Nella risposta Giovanardi scrive testualmente, tra l'altro, che “... dal 1° gennaio 2009 al 15 marzo 2011, sono complessivamente 28.721.431 le persone che si sono collegate con i siti del Dipartimento antidroga ...” .
 
Marco Perduca e Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani):
 
Giovanardi ha avuto 100 giorni di tempo per risponderci; ha avuto tutto il tempo per farsi spiegare che una cosa sono le persone fisiche e una cosa sono i contatti web (una singola persona può entrare in un sito web migliaia di volte in un giorno solo, anche grazie a meccanismi automatici); se 28 milioni di persone si fossero collegate davvero in due anni, Giovanardi potrebbe legittimamente ambire alla poltrona di Berlusconi!
 
Parlando di cose serie, salta subito agli occhi la sproporzione fra il costo complessivo della campagna istituzionale “antidroga” (1 milione di euro e rotti per 22 giorni totali di campagna, dal 1° al 22 marzo 2011) e il costo complessivo dei 12 siti web “antidroga” (54.859 euro). E ben 104.650 euro sono stati utilizzati per la produzione di un spot video di 40 secondi che riproponeva in chiave misogina tutti i più triti luoghi comuni sulle droghe.
 
Rispetto ai target dei dodici siti indicati da Giovanardi, vi sono evidenti duplicazioni di target; visto lo scarso budget a disposizione, sarebbe ragionevole diminuire i siti, evitando così anche il disorientamento dell'eventuale utenza.
 
Spiace dirlo a Giovanardi, alfiere della famiglia italiana, ma ci pare che egli non abbia utilizzato nel caso di specie la “diligenza del buon padre di famiglia” prescritta dal codice civile del ministro fascista Alfredo Rocco, pienamente ancora vigente nella Repubblica sedicente “antifascista”.
 
 
Roma, 24 giugno 2011
 
fonte: 
Radicali Italiani

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