lunedì 27 giugno 2011

Sanzioni esemplari ai detenuti che osano protestare


I detenuti del carcere di Reggio Calabria protestano e vengono loro inflitte punizioni esemplari (trasferimento ed isolamento).

Pur non approvando in linea generale i sistemi violenti , questa notizia ci lascia esterrefatti.
I contestatori hanno tutte le buone ragioni per esprimere il loro dissenso nei confronti di un trattamento penitenziario illegittimo sotto molti profili ormai noti alla cronaca.

La reazione dei carcerati viene definita incivile, può darsi, ma quindi perfettamente adeguata allo stato di cose che porta a chiedere un'amnistia il più velocemente possibile.

Esprimiamo il nostro civile dissenso nei confronti delle azioni punitive intraprese dalla polizia penitenziaria e tutta la nostra solidarietà ai "rivoltosi"




Trasferiti i promotori della protesta in carcere

Il segretario provinciale del Sappe: «Abbiamo assistito a scene incivili chiediamo che ai protagonisti vengano riservate sanzioni esemplari»

REGGIO. Dopo la protesta messa in atto nella serata di giovedì dai detenuti di tre reparti del carcere di via Settembrini, interviene il Segretario Provinciale del Sappe Michele Malorni.
«Da qualche giorno - spiega - i detenuti della casa circondariale avevano manifestato la volontà a mettere in atto una protesta pacifica mediante lo sciopero della fame per evidenziare tutte le criticità del pianeta carcere che riguardano le modalità per l’espiazione della pena. La popolazione detenuta, principalmente lamenta gli spazi ridotti a causa del sovraffollamento e carenze strutturali. Anche per esprimere la loro solidarietà a Pannella, una parte dei detenuti capeggiati da cinque soggetti promotori, sono passati ad una protesta incivile. L’altra sera dalle 18 alle 24 circa e ancora nella mattinata di ieri hanno protestato battendo oggetti metallici sulle inferriate, creando un assordante rumore, hanno lanciato nel corridoio delle sostanze oleose per rendere viscido il pavimento e hanno scaraventato le urine sulle pareti del corridoio dei reparti detentivi, da loro raccolte in bottiglie di plastica. Hanno incendiato delle coperte e ritagli di giornali creando fumo e danneggiando l’ambiente».
«Questo comportamento – prosegue – non è quello di persone civili e che potrebbero dare l’idea di una rieducazione per un loro possibile reinserimento in una società libera, per questi motivi , il Sappe e a tutela della dignità del personale di polizia penitenziaria e degli degli operatori che prestano la loro attività lavorativa negli istituti di prevenzione e di pena, auspica che, l’amministrazione penitenziaria competente valuti l’applicazione di sanzioni disciplinari esemplari e l’inoltro di denunce».
I primi provvedimenti, fa sapere il segretario del Sappe sono già arrivati. I cinque promotori della protesta sono stati trasferiti, mentre altri dodici partecipanti alla protesta sono stati sistemati in camere singole ed esclusi da tutte le attività.
Dopo quanto accaduto, il Sappe tiene «a evidenziare la grande professionalità e competenza della polizia penitenziaria di tutto il reparto che, se pur carente di ben 49 unità, grazie al senso di responsabilità, al dovere istituzionale e non per ultimo alla grandiosa sinergia messa in campo tra tutti i settori dell’istituto, in tempi ragionevolmente brevi, ha potuto ripristinare, autonomamente, l’ordine , la disciplina e la sicurezza nei sette reparti detentivi del carcere».

fonte: http://gazzettadireggio.gelocal.it/

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