sabato 25 giugno 2011

Sarà un caso?


Pubblico la lettera tratta dal sito "Fai notizia.it" che non ha una data precisa ma segnala lo stato di degrado del carcere di Marassi e prego i lettori di porre attenzione al nome del medico qui menzionato (Dottoressa Marilena Zaccardi).
Si tratta dello stesso medico  incolpato ed in seguito assolto per la morte della Sig.ra Delia Gracia Quinde , detenuta nel carcere di Pontedecimo.

 "Dopo avere riesaminato gli atti su disposizione della Corte di Cassazione, i giudici della Corte d'appello di Genova hanno assolto i due medici, Marilena Zaccardi e Antonio Abbondati, gia' condannati nei due gradi di giudizio, a Genova, a un anno il primo e a otto mesi il secondo per omicidio colposo nei confronti di una detenuta ecuadoriana." 






DE CHIRICO LUIGI

P.le Marassi, 2 unico
16139 Marassi ( GE )

All’attenzione delle associazioni in difesa sui diritti e abusi dei detenuti
                                                                                                             
Oggetto: segnalazione abusi alla Casa Circondariale di Genova (Marassi)

Vorrei porgere all’attenzione la realtà che vivono i detenuti in carcere a Marassi, ultimamente si è sentito che ci sono state molte visite nelle varie nelle carceri italiane, ma realtà non è quella che fanno vedere quando un on.  entra per come visitatore.
Non voglio parlare di sovraffollamento, perché si parla solo di questo, ma non degli ABUSI di POTERE  da parte della Polizia Penitenziaria.
Si parla delle mancanze organizzative da parte di chi comanda l’istituto e il rispetto verso i familiari, che vanno a trovare i propri congiunti, partendo da chi sa dove,per usufruire di un ora di colloquio.
-Il servizio sanitario e inesistente per i detenuti, ma no per gli  agenti con le infermiere, i detenuti possono morire, come lo è stato per il Sig. Medda Giuseppe.
Non so se il TG regionale ne abbia parlato e se hanno aperto un’inchiesta sulle responsabilità della sua morte :
Dott.ssa ZACCARDI
Dott. PONTALI e il suo collega ( infettivologi )
-ASL competente
-L’impresa “ LANDUCCI “  fornitrice beni alimentari in tutta la Liguria.
-Gli agenti che fanno esplodere petardi nelle sezioni e nelle celle, ditemi se tutto ciò e umano verso una persona che sta espiando una pena detentiva.
-Il medico che fa contenzionare i detenuti nei letti a sua scelta.
Questa non è una Casa Circondariale e un LAGER. 
E doveroso che le Autorità competenti facciano un sopraluogo non annunciato per poter vedere con i propri occhi la realtà che vivono i detenuti.
In attesa di un Vs  cortese riscontro, colgo l'occasione per inviarvi i più Cordiali Saluti.



 Trascrivo parte dell'Atto ispettivo del Senato in cui ritorna il nome della Dott.ssa Zaccardi:

Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05628


Atto n. 4-05628

Pubblicato il 13 novembre 2003
Seduta n. 492
Ai Ministri della salute e della giustizia.


Premesso che:
sulla stampa genovese (“Il Secolo XIX”) del 2 novembre 2003 è apparsa la notizia del licenziamento di due barellieri dell’ospedale “San Martino” di Genova, denunciati dai carabinieri ai primi di ottobre per truffa aggravata ai danni dello Stato e interruzione di pubblico servizio, in quanto lasciavano il posto di lavoro dopo poche ore e molto prima della fine del turno;
non risulta che analoghi provvedimenti siano stati presi nei confronti dei medici che, come riportato nella interrogazione 4-04843 del 26 giugno 2003, alla quale non è stata ancora data una risposta, avrebbero arrecato un danno all’ospedale “San Martino” in quanto praticano attività intra moenia “in nero”;
sulla stampa genovese (“Il Secolo XIX” del 3 novembre 2003) è apparsa inoltre la notizia che cinque medici della struttura sanitaria del carcere di Genova Pontedecimo sono stati indagati per l’omicidio colposo di una donna equadoregna detenuta nel suddetto carcere;
tra gli indagati ci sarebbero, sempre secondo notizie di stampa (“Il Secolo XIX” del 3 novembre 2003), il dott. Giacomo Toccafondi e la dott.ssa Marilena Zaccardi, due medici penitenziari coinvolti anche nell’indagine sulle violenze subìte dalle persone arrestate durante il G8 svoltosi a Genova nel luglio del 2001 e portate nella caserma di Bolzaneto;
in particolare il dott. Toccafondi sarebbe indagato per i reati di abuso d’ufficio, omissione di referto, ingiuria, violenza privata, percosse, minaccia, omissione d’atti d’ufficio,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno che i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei barellieri da parte della Azienda sanitaria San Martino debbano essere adottati anche nei confronti dei medici;
se i Ministri in indirizzo non ritengano increscioso il fatto che, nonostante i gravi capi di imputazione, il dottor Giacomo Toccafondi non sia stato trasferito, rimosso o licenziato, e, al contrario, non solo sia rimasto aiuto chirurgo nell’ospedale di Pontedecimo gestito dalla ASL n. 3 di Genova, ma, addirittura continui ad operare nel carcere di Pontedecimo;
se i Ministri non ritengano opportuno che nei confronti del dottor Giacomo Toccafondi siano adottati adeguati provvedimenti da parte dell’Ordine dei medici di Genova.



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