giovedì 16 giugno 2011

Pannella annuncia lo sciopero della sete


Carcere e legalità: Pannella annuncia passaggio a sciopero della sete


"L'obiettivo del mio sciopero della fame è quello di far rientrare nella legalità lo Stato italiano, uno Stato che si trova in una situazione di criminalità professionale. Da decenni si stanno realizzando in Italia forme di detenzione che non sono previste e tollerate dallalegge italiana e internazionale. E rappresentano una forma di sequestro ad opera della forza pubblica".
Lo ha ribadito Marco Pannella, intervendo questa sera in diretta durante RadioCarcere, la trasmissione sulla realtà carceraria in onda su Radio Radicale
"Tutti i media - ha aggiunto il leader radicale - e soprattutto quelli del servizio pubblico, da mesi, da trimestri, da semestri, da anni, censurano ogni nostra possibilità di denuncia e ogni dibattito su quello che diciamo. Davvero è una situazione da Shoah. Gran parte del popolo tedesco forse nei primi anni non conosceva la situazione dei lager. Oggi non si può dire che la situazione non si conosca. Malgrado questa televisione di Stato e privata, che ha stabilito che noi non abbiamo diritto di esistenza, di informare.
"Prendo atto - ha detto Pannella - che i responsabili costituzionali ed istituzionali si stanno comportando in un modo che a me ricorda fortissimamente il comportamento di tanti Stati europei, compreso quello tedesco, che realizzava la prima consistente realtà di Shoah, nascondendola al popolo tedesco. In Italia si è fatto della comunità penitenziaria, in tutte le sue parti, dai direttori alla polizia giudiziaria ai detenuti, una situazione criminale, perché dura da decenni".
"Lo Stato italiano, a tutti i suoi livelli di responsabilità, malgrado l'aiuto che abbiamo inteso fornire perché non si insista in un atteggiamento quantomeno omissivo, sembra ignorarci. La nostra lotta deve diventare sempre più nonviolenta". "Il Paese - ha proseguito Pannella - non ha il diritto di scegliere tra queste nostre lotte e quelle del Regime, che è composto dal centro, dalla destra e dalla sinistra. Rispetto ai problemi del diritto e dei diritti umani, della giustizia, della legalità, della sofferenza di milioni e milioni di persone, il Regime è da una parte e noi siamo dall'altra".
"Annuncio che passerò a tre o quattro giorni di sciopero della sete".
Pannella dal 20 aprile è in sciopero della fame. Uno sciopero della fame che - ha detto il leader radicale - "faccio con assoluto amore, senza rabbia, con la ri-conoscenza di tutti coloro che vivono e lottano perché questo risultato venga raggiunto". "Lo faccio in nome della legge, in nome della legge internazionale, in nome della legge europea, in nome della Costituzione, della legge suprema e delle leggi ordinarie, della cosiddetta Repubblica italiana". "Io rischio la vita e, per quanto possibile, non la morte" ha concluso Pannella.

Fonte. Notizie Radicali

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