domenica 12 giugno 2011

"Sotto incazzatura" di Giuseppe Trombini




Sotto incazzatura… lo stesso Giuseppe mi scrive che questo testo gli è uscito di getto.. spinto da “una bella dose di incazzatura”. Quindi non sempre tutti i passaggi sono chiarissimi.. nè tutto sarà necessariamente condivisibile.
Giuseppe Trombini è tra i detenuti più recenti a scrivere sul Blog. E’ detenuto nella fogna di Poggioreale (senza offesa per le fogne), di cui qualcosa ha detto nelle sue lettere precedenti.
Con questa si avventura in una delle grandi passioni degli studiosi di scienze mentali.. il manicomio italiano dei circuiti speciali. Tutto quel ginepraio di Alta Sicurezza, sezioni protette, isolamento..ecc… che è una grandissima occasione per dimostrare come la masturbazione cerebrale a volte non è puro sfogo pulsionale, ma è un atto creativo e quindi non puramente senza conseguenze come la masturbazione fisica. Qui siamo alla creazione di autentici capolavori del diritto..:-)
O meglio.. alcune ragioni ci sarebbero nella creazione di alcune differenziazioni interne agli istituti di detenzione. Il problema è che poi si sprofonda in una sorta di guazzabuglio indegno, nel caos del trattamento, nei differenti “stili” tra territorio e territorio, e tra carcere e carcere.
In questa sua lettera Giuseppe prende le mosse dalla collocazione di alcune tipologie di detenuti nel circuito E.I.V. (Elevato Indice di Vigilanza).. regime superato e sostituito con l’attuale classificazione nelle tre tipologie dell’Alta Sicurezza.
Ma il CUORE della lettera di Giuseppe, e ciò che io ritengo decisivo è un semplice fatto.. ovvero..
QUESTE CLASSIFICAZIONI INTERNE CHE PREDISPONGONO LA COLLOCAZIONE DI DETENUTI IN DETERMINATI CIRCUITI PENITENZIARI (ex E.I.V., Alta Sicurezza, sezioni protette..ecc…) IN PRATICA NON HA UN CONTROLLO GIURISDIZIONALE. SI TRATTA DI UN ATTO PRETTAMENTE AMMINISTRATIVO. NON CONTROLLABILE GIURISDIZIONALMENTE.
Il succo sta tutto qua, amici. Ed è qua che vi è la grande contraddittorietà sul piano costituzionale.
Il paradosso qual’è? Che, per certi aspetti, questi regimi sono anche peggiori del regime (di tortura legalizzata) del 41 bis. Perchè? Perchè, pur essendo il 41 bis su un piano di restrittività ben peggiore di questi, almeno però è sottoposto a un controllo giurisdizionale? QUESTI REGIMI INVECE SONO SOTTOPOSTI ALL’ARBITRIO DELL’AMMINISTRAZIONE. L’AMMINISTRAZIONE LI PREDISPONE, L’AMMINISTRAZIONE LI REVOCA.
Tutto ciò sul piano costituzionale non regge. Perchè quando un atto viene ad agire sui diritti soggettivi della persona, non può considerarsi “puramente amministrativo”. E il controllo giurisdizionale non sarebbe tanto un gentile auspicio che si spera venga accolto. No. E’ un dovere costituzionale.
D’altronde in un Paese che ha fatto dell’illegalità il suo marchio di fabbrica, queste situazioni ambigue, contraddittorie, estremamente discutibili e censurabili.. sono all’ordine del giorno.
Vi lascio alla lettera di Giuseppe Trombini.. dalla fogna di Poggioreale (Gli amici delle fogne non si offendino mi raccomando.. è un modo di dire.. anche se posso capire che un fogna a sentirsi paragonare a quel letamaio che è Poggioreale possa avere la tentazione di chiedere i danni morali..:-)
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Tanti di voi con molta probabilità sapranno che il circuito E.I.V. (Elevato Indice di Vigilanza) non esiste più.
A dire il vero non è proprio così. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziara, il cosiddetto D.A.P., se ne è uscito con un’altra delle sue.
Verso la fine del mese di aprile 2009 il D.A.P. emette una nuova circolare dove si dice: i reparti E.I.V. non esistono più. Sono stati sostituiti con un altro metodo di differenziazione, cioè A.S.1, A.S.2 e A.S.3.
L’A.S.1 si dice che riguardi solo gli ex 41 bis, mentre l’A.S.2 è per i reati di terrorismo e l’A.S.3 è riservato a coloro che hanno l’art. 74, cioè Associazione. Infine la citata circolare continua dicendo: “I detenuti che hanno mostrato nel tempo una naturale propensione alla violenza all’interno degli istituti o che hanno una speccata tendenza all’evasione, dovranno essere reclusi in sezioni protette e in celle singole.
In merito a tutto ciò vorrei spendere giusto due paroline. Voglio segnalare la  sentenza del Consiglio d’Europa – Quarta Sezione – Corte Europea dei diritti dell’uomo (Presidente Wildhaben, “affaire Musumeci contro Italia”, r. 33696/96) che, fra l’altro, ha stabilito che c’è stata violazione dell’art. 6 della Convenzione, in relazione alla violazione del diritto di potersi rivolgere  ad un tribunale per contestare la sottomissione al regime E.I.V.
Inoltrel’assegnazione di detenuti al circuito E.I.V…. risulta costituzionalmente censurabile, sotto tutti i profili di possibile attrito già segnalati dalle decisioni costituzionali n. 349/93, n. 410/93, n.351/96, n.376/97, n.212/97 e, infine, n.26/99.. gli art. 13-4°comma, 2°comma, 3°comma e 113 Costituzione… in relazione alla totale incontrollabilità di provvedimenti amministrativi che toccano tanto la sfera dei semplici diritti soggettivi, quanto la sfera della libertà ersonale, nel senso reso chiaro dalle pronunce sopra indicate.
I detenuti sono  assegnati alle sezioni denominate E.I.V., con provvedimento di classificazione emesso dal ministero e “rivedibile”solo dal medesimo. In pratica provvedimento INCONOSCIBILE dal punto di vista giurisdizionale. Non “svelabile” mediante la procedura c.d. dell’accesso agli atti amministrativi, in quanto rientrante nella categoria dei DOCUMENTI INACCESSIBILI, per motivi attinenti all’ordine e alla sicurezza pubblica. Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento Ministeriale, adottato con Decreto n.115 del 25 gennaio 1996.
Tanto è vero che risultano vane le richieste proposte dai detenuti di ricevere copia del provvedimento di cui si tratta. Si noti quindi che risultano inconoscibili le ragioni del “PERICOLO PARTICOLARMENTE RILEVANTE D’EVASIONE E TURBAMENO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA DELL’ISTITUTO”, rappresentato, almeno ai termini della circolare E.I.V., sulla base di questi ignoti ma rilevanti rischi, evidentemente rappresentati dai detenuti, che risultano assoggettati ad un regime che gli impedisce la fruizione di tutti quei diritti sul trattamento e che portano a restrizioni , per un periodo di tempo indeterminato, ma certamente molto lungo.
Detto questo, sulla carta l’Elevato Indice di Vigilanza non esiste più. Sappiate però che il risultato è sempre lo stesso. Ma è stato semplicemente fatto un giochetto da parte del D.A.P., giuso per eludere la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Vi ricordate gli ex manicomi criminali giudiziari? Ebbene oggi si chiamano  O.P.G.; ospedale psichiatrico giudiziario. M ail contenuto è sempre quello. Manicomi criminali erano ieri, e manicomi criminali sono oggi.
Lo stesso vale per l’ex E.I.V., oggi A.S.1.
Adesso continuo nel raccontarvi uno stralcio della mia “storia”. Giusto per farvi capire che potere ha il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Per 3 nni ono stato inserito nel circuito E.I.V. Anni trascorsi in parte nel carcere di Spoleto, e in seguito trasferio presso il carcere Lager di Poggioreale, nel famigerato Padiglione Venezia. Il tutto perchè venni accusato ingiustamente di un tentato omicidio all’interno del carcere. Dopo circa tre anni trascorsi in circuito E.I.V., il 4 maggio 2009 mi fu detto di prepararmi che sari stato tradotto in un altro istituto. Detto fatto. Mi ritrovai a Secondigliano, e non più in un circuito E.I.V., ma bensì in una sezione protetta. Chiesi spiegazioni. Mi fu riferito che il D.A.P.,, con una nuova circolare, aveva disposto il mio inserimento in una sezione protetta; e che praticamente rientravo nella categoria di QUEI DETENUTI CHE HANNO MOSTRATO NEL TEMPO UNA NATURALE PROPENSIONE ALLA VIOLENZA ALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI.
Sono stato assegnato in una sezione protetta, e in cella singola, perchè ritenuto dal D.A.P. elemento con propensioni e tendenze di cui sopra.. e sono stato messo a passare il tempo (ora d’aria) insieme ad altri detenuti, colpevoli o presunti responsabili di qualsiasi tipo di reato, ex collaboratori di giiustizia o loro congiunti, ex appartenenti alle forze dell’ordine; tutti detenuti con cui per futili motivi anche un semplice diverbio può degenerare in atti di violenza, tanto da ipotizzare, da parte di chi gestisce, una forma di istigazione alla violenza.
E’ per tanto insensata e illegittima l’applicazione di detta circolare nei miei confronti. Con quale criterio il D.A.P. ha disposto il mio inserimento in una sezione protetta, dove vi sono detenuti con problemi di incolumità? Non è una follia? E se mi venisse di  spaccare, rompere la testa a qualcuno? In questi casi, come si suol dire, la legge non ammette ignoranza. Quindi il sottoscritto ne pagherebbe le spese. Però questi servitori dello Stato si possoo prendere il privilegio e il potere di mettere una o più persone nel rischio di non uscire più dal carcere.
Ho presentato tre volte ricorso al Tribunale di Sorveglianza. La loro risposta:
“Per quanto riguarda gli atti dell’Amministrazione Penitenziaria non possiamo metterci il becco”.
Purtroppo ci troviamo in un vuoto legislativo, quindi questo significa che, in un paese come l’Italia, che si proclama civile e democratico, il diritto all difesa non esiste.. perchè io, Giuseppe Trombini, non posso difendermi.
Sapete che dopo tutto questo subire fatto di E.I.V., 14-bis, isolamenti, sezione protetta.. che il giorno 10 febbraio il Tribunale di Sorveglianza-10° sezione collegiale mi ha ASSOLTO DAL TENTATO OMICIDIO? Praticamente questi signori mi hanno fatto vivere le pene dell’inferno, senza che io abbia commesso nulla. Uno schifo praticamente. Adesso attendo che venga depositata in cancelleria la sentenza di assoluzione, e una volta che giunta al D.A.P., con molta probabilità mi faranno uscire da questa sezione.
Vorrei salutare alcune persone con l’ergastolo ostativo, che ebbi modo di conoscere di persona nel circuito E.I.V.
L’ergastolo ostativo non è nient’altro che una forma di vendtta da parte di questo stato. La conoscete la legge del taglione? Ebbene, lo Stato fa questo.. occhio per occhio, e dente per dente. Poi parlano dell’art. 27 della Costituzione. Mi viene da dire: Vergognatevi!
Chissà se qualcuno di buon senso e di animo gentile mi aiuterebbe a presentare ricorso presso il Tribunale di Strasburgo? Per tutto quello che ho subito.. a mio parere ingiustamente…
Grazie..
Giuseppe Trombini
Napoli  31.05.2011

fonte : LE URLA dal silenzio

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