Ieri i detenuti del carcere di Marassi, a Genova, hanno comunicato l'intenzione di procedere a tre giorni di protesta.
Da ieri, per tre sere, dalle 22 alle 23, procederanno alla classica battitura delle sbarre: ma "purtroppo non si sono limitati a ciò ma hanno dato vita a veri e propri disordini - spiega Eugenio Sarno, segretario della Uil Pa Penitenziari - incendi di giornali, allagamenti con buste di acqua, scoppi delle bombolette del gas utilizzate per alimentare i fornellini che hanno in dotazione".
"Il personale - aggiunge ancora Sarno - in servizio ieri sera a Marassi ci ha parlato di un vero e proprio inferno. Le poche unità in servizio hanno potuto a malapena gestire gli eventi critici. Per fortuna non si registrano feriti".
I detenuti protestano per il sovrappopolamento del carcere genovese che alle 24 di ieri ospitava ben 803 detenuti, a fronte di una capienza massima fissata in 435. Ma non sono solo i detenuti a protestare. Anche la polizia penitenziaria e i Dirigenti Penitenziari sono sul piede di guerra e pronti a scendere in piazza.
fonte: http://notizie.virgilio.it/
La Uil Pa Penitenziari segnala il rischio di un allargamento a macchia d'olio delle proteste: ''Abbiamo ragione di ritenere che la protesta in atto a Genova e quelle che nei giorni scorsi hanno interessato alcuni istituti della penisola, siano solo la prova generale di manifestazioni che a breve potrebbero interessare tutti gli istituti.
D'altro canto la situazione di invivibilita', incivilta' e degrado delle nostre carceri dovrebbe essere ben nota a tutti, ministro Alfano in primis''.
''Benche' siamo impegnati a non esacerbare gli animi -rimarca Sarno- e' pur vero che non si possono subire in eterno gli effetti dell'insensibilita' della politica rispetto al dramma penitenziario.
Gli operatori sono consapevolmente abbandonati nelle frontiere penitenziarie a gestire situazioni che potrebbero degenerare in violenze, senza che abbiano mezzi e strumenti per gestirle''.
''Anche per queste ragioni non avro' esitazioni -conclude il leader della Uil pa Penitenziari- nel condividere e proclamare lo sciopero unitario dei Dirigenti Penitenziari che potrebbe essere proclamato unitariamente tra qualche ora''.
La Uil Pa Penitenziari segnala il rischio di un allargamento a macchia d'olio delle proteste: ''Abbiamo ragione di ritenere che la protesta in atto a Genova e quelle che nei giorni scorsi hanno interessato alcuni istituti della penisola, siano solo la prova generale di manifestazioni che a breve potrebbero interessare tutti gli istituti.
D'altro canto la situazione di invivibilita', incivilta' e degrado delle nostre carceri dovrebbe essere ben nota a tutti, ministro Alfano in primis''.
''Benche' siamo impegnati a non esacerbare gli animi -rimarca Sarno- e' pur vero che non si possono subire in eterno gli effetti dell'insensibilita' della politica rispetto al dramma penitenziario.
Gli operatori sono consapevolmente abbandonati nelle frontiere penitenziarie a gestire situazioni che potrebbero degenerare in violenze, senza che abbiano mezzi e strumenti per gestirle''.
''Anche per queste ragioni non avro' esitazioni -conclude il leader della Uil pa Penitenziari- nel condividere e proclamare lo sciopero unitario dei Dirigenti Penitenziari che potrebbe essere proclamato unitariamente tra qualche ora''.
(24 maggio 2011 ore 14.04)
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