domenica 29 maggio 2011

Carceri italiane fra maxi risse, scioperi e tentate evasioni


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(Adnkronos) - Le cronache penitenziarie fanno registrare anche una maxi rissa tra detenuti , con feriti, scoppiata all'istituto penitenziario di Santa Maria Maggiore a Venezia e una tentata evasione con tanto di tuffo nel fiume a Vicenza. "Ieri pomeriggio nei cortili passeggi di Santa Maria Maggiore e' scoppiata una maxi rissa che ha visto coinvolti una trentina di detenuti. Uno di essi - ragguaglia Sarno - ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso, dove e' stato trasportato d'urgenza per le ferite riportate. Diversi i detenuti contusi. Il personale di polizia penitenziaria, prontamente intervenuto, ha dovuto faticare non poco per ristabilire l'ordine".
Questa notte, poi, intorno alle due, un detenuto di origine maghrebina ha tentato di evadere dall'ospedale di Vicenza, dove era stato trasportato per effettuare la dialisi. "Il detenuto, - spiega ancora Sarno - indagato per reati di droga, mentre stava per essere riportato in carcere e' saltato giu' dalla lettiga dell'ambulanza e si e' tuffato nel fiume Astichello che scorre vicino il plesso ospedaliero. Il tentativo di fuga e' stato immediatamente bloccato dagli agenti di scorta che non ci hanno pensato su due volte per riacciuffare il detenuto, tuffandosi a loro volta nel fiume".
I problemi sono anche legati all'assenza dei mezzi. Proprio ieri in Calabria (Rossano e Paola), come racconta Sarno, non si e' potuto procedere alle traduzioni di detenuti perche' i mezzi erano sprovvisti di carburante e non c'erano soldi per fare il pieno.




 "Ci chiediamo - conclude il segretario della Uil Pa Penitenziari - cosa succedera' quando a settembre mancheranno persino i fondi per garantire il vitto ai detenuti".
28/05/2011

fonte: Libero-news.it




Eugenio SARNO, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, fornisce il quadro aggiornato delle proteste in atto poste in essere dai detenuti per denunciare le condizioni di detenzione. 
“ Se in molti istituti è in corso la battitura, in moltissimi altri i detenuti hanno cominciato a praticare l’astensione dal consumare il vitto dell’Amministrazione e/o lo sciopero della fame.


 L’elenco è davvero lungo : Brindisi, Lecce, Ariano Irpino, Avellino, Imperia, Pisa, Firenze, Prato, Vicenza, Cagliari, Velletri, Agrigento, Rebibbia, Regina Coeli, Milano Opera, Venezia, Locri, Melfi, Belluno, Bolzano. 


Ci giunge notizia che a Vicenza i detenuti da domani potrebbero cominciare anche lo sciopero della sete.


 Considerato che molti detenuti hanno dato vita alle proteste anche per solidarietà all’iniziativa di Marco Pannella confidiamo – sottolinea SARNO – che esse si connotino per il carattere pacifico e che non si abbiano a registrare i disordini accaduti qualche giorno fa.
 E’ un momento difficile, delicato e di particolare tensione. Ognuno deve agire con responsabilità, senza alimentare ulteriori pulsioni che potrebbero sfuggire al controllo.
 Se da un lato i detenuti, legittimamente, protestano contro la deriva di inefficienza e di inciviltà del sistema penitenziario dall’altro anche il personale ha i suoi buoni motivi per dar sfogo alla propria rabbia e frustrazione. E se il livello delle proteste e del confronto si alza, lo si deve esclusivamente all’insensibilità del Ministro Alfano che resta silente ed immobile e del Governo che continua a far di niente per deflazionare le criticità, nonostante abbia per due anni proclamato la stato di emergenze per le carceri”.Il Segretario generale della UIL PA Penitenziari è stato impegnato a presiedere la riunione del Direttivo Regionale della Campania, convocato nell’aula magna della Casa Circondariale di Benevento
“ La Campania, unitamente alla Lombardia e alla Sicilia, rappresenta una delle aree detentive di maggiore consistenza. Alle 24.00 di ieri in Campania i detenuti ristretti assommavano a 7823 (7480 uomini e 343 donne) a fronte di una capacità massima ricettiva pari a 5593 ( 5376 uomini e 217 donne) Un surplus di ben 2230 detenuti, senza dimenticare che la settimana scorsa si è provveduto ad uno sfollamento di circa 350 detenuti. Gli istituti con il maggior tasso di affollamento : Napoli Poggioreale ( 2655 presenti su 1714 previsti); Ariano Irpino (188 su 125), Benevento (429 su 277), Secondigliano (1517 su 988), Pozzuoli (218 su 98), Sant’Angelo dei Lombardi (189 su 117), Santa Maria Capua Vetere /( 890 su 547), Salerno ( 407 su 216), Avellino (483 su 385). Ovviamente – conclude SARNO – non è solo il sovraffollamento a preoccuparci. Domani con il provveditore regionale cercheremo di fare il punto sulla situazione degli organici, sulle dotazioni di automezzi e tecnologie, sulle organizzazioni del lavoro ma soprattutto occorre trovare una soluzione ai mancati pagamenti delle spettanze economiche relative alle missioni ed agli straordinari. Su questo siamo pronti a mettere in campo le più dure forme di protesta e trascinare, come abbiamo già fatto, l’Amministrazione Penitenziaria in Tribunale”





fonte: 
Caserta24ore News







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