Pena di morte

Cristianesimo
AI contrario della maggior parte delle Chiese protestanti,
le Chiese cattolica e ortodossa non condannano
formalmente la pena di morte.
le Chiese cattolica e ortodossa non condannano
formalmente la pena di morte.
Da tempo il magistero papale è orientato però a una ferma condanna.
Ebraismo
La legittimità della pena di morte viene riconosciuta
nei testi sacri della "Torah" (la celebre legge della "vita per vita,
occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede"
contenuta nei libri del Levitico e del Deuteronomio),
e per gli ebrei ortodossi ancora oggi ha vigore.
Ma con condizioni così restrittive che di fatto
ne viene impedita l'applicazione.
ne viene impedita l'applicazione.
Islamismo
Il Corano riconosce fondamentalmente l'uso della pena di morte
per la difesa della società, in particolare come punizione
di chi commette un omicidio.
Il Corano indica tre soli motivi che giustificano l'uccisione di un uomo: l'adulterio, la difesa della vita di un musulmano e l'apostasia,
ossia l'abiura delta religione musulmana.
Induismo
Le posizioni induiste relative alla pena di morte sono varie:
per alcuni, i più "riformisti", essa è assolutamente inaccettabile.
Per altri solo nel caso di gravi colpe è ammessa.
Il castigo rappresenterebbe, infatti, una sorta di purificazione
per il peccatore che sta per passare alla nuova vita e
al giudizio divino sulla sua condotta.
Buddismo
L'omicidio è una delle colpe più gravi e comporta
più stadi purificatori.
più stadi purificatori.
Poiché gli uomini, secondo la dottrina, non sbagliano per cattiveria,
ma per ignoranza, ne deriva un rifiuto categorico
e incondizionato della pena di morte.
ma per ignoranza, ne deriva un rifiuto categorico
e incondizionato della pena di morte.
Il punto di vista degli evangelici pentecostali,
riguardo la pena di morte è alquanto chiaro ed inequivocabile:
Bisogna abolirla!
riguardo la pena di morte è alquanto chiaro ed inequivocabile:
Bisogna abolirla!
E comunque necessario che si faccia una precisazione a tal proposito, i pentecostalinon intendono schierarsi a favore di un " perdonismo"
e un "buonismo" che nulla hanno a che vedere con il cristianesimo
ma solo con mera superficialità.
e un "buonismo" che nulla hanno a che vedere con il cristianesimo
ma solo con mera superficialità.
Fatto questo distinguo, la posizione riguardo alla pena di morte
come già detto è contro, e a tal proposito citano
ben 10 motivi per cui perseguire l'abolizione di tale pena.
come già detto è contro, e a tal proposito citano
ben 10 motivi per cui perseguire l'abolizione di tale pena.
Cercherò di citare solo quelli più salienti:
1. La pena di morte non serve come deterrente contro i crimini.
L'argomento della deterrenza è quello più frequentemente
chiamato in causa:
condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe
altre persone dal commettere lostesso reato.
L'argomento della deterrenza non è però così valido,
per diversi motivi.
Nel caso, per esempio, del reato di omicidio,
sarebbe difficile affermare che tutti o gran parte
degli omicidi siano commessi dai colpevoli
dopo averne calcolato le conseguenze.
Molto spesso gli omicidi avvengono
in momenti di particolare ira
oppure sotto l'effetto di droghe o di alcool
oppure ancora in momenti di panico.
In nessuno di questi casi si può pensare
che il timore della pena di morte possa agire da deterrente.
chiamato in causa:
condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe
altre persone dal commettere lostesso reato.
L'argomento della deterrenza non è però così valido,
per diversi motivi.
Nel caso, per esempio, del reato di omicidio,
sarebbe difficile affermare che tutti o gran parte
degli omicidi siano commessi dai colpevoli
dopo averne calcolato le conseguenze.
Molto spesso gli omicidi avvengono
in momenti di particolare ira
oppure sotto l'effetto di droghe o di alcool
oppure ancora in momenti di panico.
In nessuno di questi casi si può pensare
che il timore della pena di morte possa agire da deterrente.
2. L'applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta
a errori umani dolosi o involontari.
La pena di morte non colpisce solo i colpevoli,
ma anche, forse più spesso di quanto si immagini,
persone innocenti.
Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato
in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti,
in seguito riconosciuti innocenti.
a errori umani dolosi o involontari.
La pena di morte non colpisce solo i colpevoli,
ma anche, forse più spesso di quanto si immagini,
persone innocenti.
Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato
in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti,
in seguito riconosciuti innocenti.
3. La pena di morte è un arma troppo potente
in mano a governi sbagliati.
Può essere sfruttata dal governo per eliminare
personaggi politicamente
o religiosamente scomodi, alterando persino il concetto
di gravità di certi atti.
È quello che sta attualmente accadendo in Cina
dove si muore non solo per aver commesso criminigravi,
ma anche per il semplice fatto di opporsi al regime.
Nel 1993 il 63% delleesecuzioni mondiali
sono avvenute proprio in territorio cinese.
in mano a governi sbagliati.
Può essere sfruttata dal governo per eliminare
personaggi politicamente
o religiosamente scomodi, alterando persino il concetto
di gravità di certi atti.
È quello che sta attualmente accadendo in Cina
dove si muore non solo per aver commesso criminigravi,
ma anche per il semplice fatto di opporsi al regime.
Nel 1993 il 63% delleesecuzioni mondiali
sono avvenute proprio in territorio cinese.
4. L'applicazione della pena di morte
non incentiva la ricerca di sistemi preventivi.
Quando viene applicata la pena di morte,
la gente prova quasi un sentimento di
soddisfazione, quasi che in questo modo
il crimine commesso
fosse ripagato, espiato, dimenticando in realtà
che la vittima ha subito un'ingiustizia
che non potrà mai essere ripagata.
non incentiva la ricerca di sistemi preventivi.
Quando viene applicata la pena di morte,
la gente prova quasi un sentimento di
soddisfazione, quasi che in questo modo
il crimine commesso
fosse ripagato, espiato, dimenticando in realtà
che la vittima ha subito un'ingiustizia
che non potrà mai essere ripagata.
Tuttavia la gente è come soddisfatta. Lo Stato si mostra così
"giusto" ed efficiente contro il crimine.
In questo modo si corre il rischio che lo Stato possa,
in qualche modo sentirsi dispensato dal ricercare
una soluzione che prevenga il crimine.
"giusto" ed efficiente contro il crimine.
In questo modo si corre il rischio che lo Stato possa,
in qualche modo sentirsi dispensato dal ricercare
una soluzione che prevenga il crimine.
5. Il diritto alla vita è un principio fondamentale
su cui si basa la nostra società.
Come nessun uomo ha il diritto di uccideresu cui si basa la nostra società.
un suo simile per qualsiasi motivo - ildiritto alla vita è un principio fondamentale
su cui si basa la nostra società - così lo Stato,
che agisce razionalmente, non spinto dall'emozione del momento,
e in quanto garante della giustizia, non deve mettersi
sullo stesso piano di chi si macchia del piùorribile dei crimini:
l'omicidio.
Pubblicato da Legolas a 19:53
5 commenti: