sabato 14 maggio 2011

Gli italiani: onesti, retti, inflessibili!

 Pubblico la notizia di una fatto di cronaca recentemente accaduto ad Alassio.
La notizia in sé fa poco scalpore, ma invito i lettori a osservare i commenti postati

10 MAGGIO 2011 



Botte a 2 coetanei per rapinarli: restano in carcere 


i 4 ventenni arrestati ad Alassio



Alassio. Resteranno tutti in carcere i giovani arrestati due giorni fa dai carabinieri del Radiomobile di Alassio con l’accusa di rapina e lesioni personali. I quattro D.F., 21 enne di Albenga, M. V, 21 enne di Villanova d’Albenga, S.Z., 22 enne di Albenga e V. S., 22 enne di Albenga sono infatti stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che ha convalidato gli arresti e confermato la misura di custodia cautelare in carcere.
Insieme a loro in manette era finito anche un 17enne, C.J., di Albenga, che era stato accompagnato nel Centro di Prima Accoglienza per i minori di Genova, del quale si sta occupando il tribunale competente.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i cinque, che avrebbero agito sotto l’effetto dell’alcol, sono responsabili di aver malmenato altri due giovani e di averli anche rapinato di un portafoglio e di due giacche in pelle. Le vittime, G.L. 22 enne di Finale Ligure e B.D. 19 enne di Pietra Ligure, visitate presso il pronto soccorso dell’ospedale di Albenga, erano state giudicate guaribili rispettivamente in 21 e 14 giorni, per le ferite riportate nell’aggressione. Stamattina, davanti al gip, gli arrestati avrebbero spiegato di non ricordare nulla: “Avevo bevuto, ero ubriaco non mi ricordo cosa ho fatto” sarebbe stata la risposta di S., V. e Z. L’unico ad avvalersi della facoltà di non rispondere invece è stato F.
» Olivia Stevanin
Sull'articolo originale i nome dei ragazzi sono riportati per intero. Io, poiché rispetto le norme giudiziarie che reputano innocenti gli indiziati fino al terzo grado, scrivo solo le loro iniziali.


Ecco i commenti:
  • Smaltiscano piano piano a Sant’Agostino che male non gli farà sicuramente!!!
  • Speriamo che il Tribunale capisca che è ora di dare un segnale forte a queste “nuove leve” , altrimenti saranno persi per sempre
  • gli “smemorati” ed il “muto” avranno sicuramente alcuni giorni per riflettere e cambiare strada… oppure trovare ottima la sistemazione alberghiera e le nuove amicizie e fare di tutto per poterne usufruire nuovamente in futuro!!!!
  • elledizeta ha detto..Mi permetto di ricordare a tutti i lettori onesti e benpensanti che, secondo il nostro sistema giudiziario, esiste la presunzione di innocenza fino al terzo grado e che le carceri italiane sono da tempo illegali sono molti punti di vista e , come tali, il luogo meno idoneo per la riabilitazione (perchè il sistema penale deve rieducare non punire).
    La mia solidarietà alle famiglie dei ragazzi ed un augurio a quei giovani affinchè sappiano confrontarsi con i loro errori e la loro violenza (se di questo sono colpevoli).
    “Contro ogni carcere giorno dopo giorno, perché di carcere non si muoia più, ma neanche di carcere si viva”
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gabbiano ha detto..
il 12 maggio 2011 alle 19:31
Un buon periodo di galera con magari impegno sorvegliato in servizi pubblici (naturalmente non retribuito) è quello che ci vuole per far capire come si vive da civili.
fra.78 ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 00:30
Per “elledizeta (Novellino)”
Io sono una parente di uno dei ragazzi, e sono infinitamente grata per il tuo commento, purtroppo ci si sente soli in questi momenti di infinita tristezza e dolore.
Grazie di cuore, io spero che questi ragazzi cambino, capiscano i loro sbagli e diventino persone migliori, lo spero tanto….
Purtroppo le famiglie sono quelle che soffrono di più in questi momenti e meno male che qualcuno lo capisce….
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gabbiano ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 08:35
Ogni idea in merito è naturalmente lecita.
Io penso che se siamo a questo punto il “merito” sia anche dei buonisti come elledizeta.
elledizeta ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 13:58
Grazie per la “buonista”, è la prima volta che me lo sento dire! :-) se, come adulta, mi devo assumere parte della responsabilità lo faccio volentieri…ma cerco anche di metterci delle toppe!
Ribadisco: LE CARCERI ITALIANE SONO FUORILEGGE.
Sovraffollamento, strutture fatiscenti, violenze, vessazioni, cure mediche improprie, cibo qualitativamente e quantitativamente scarso, mancanza di personale rendono la prigione il luogo meno idoneo anche al peggiore dei criminali.
E poi, caro gabbiano, chi è senza peccato scagli la prima pietra!
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elledizeta ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 14:04
A D., V, S. e M. auguro di poter presto respirare l’aria della libertà, di saperla maggiormente apprezzare e , se è il caso, imparare a rispettare quella altrui.
“Contro ogni carcere giorno dopo giorno, perché di carcere non si muoia più, ma neanche di carcere si viva”
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sampei29 ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 14:19
elledizeta
non sono certo un forcaiolo, ma esagerare nel garantismo crea soltano un mondo dove vige la legge del più forte.
sei contro ogni carcere? e allora spiegami, cosa faresti a questi ragazzi, li lasceresti andare dopo una lavata di capo? oppure anche quella potrebbe turbarli psicologicamente?
una società civile ha l’obbligo di difendere le persone più deboli (come erano in quel momento i ragazzi picchiati) da chi commette soprusi e violenze
poi sul discorso carcere anche io penso che dovrebbero essere umane e non dei lager(trovo ingiusto ad esempio il sovraffollamento inumano di molte carceri) ma penso anche che chi ci sta dentro dovrebbe essere obbligato a fare lavori socialmente utili, magari iniziando proprio a ritinterggiare le celle o fare le pulizie.
sarebbe un buon strumento per riabilitare chi sconta la pena
IronMan ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 14:37
IO INVECE LI PRENDEREI TUTTI E QUATTRO A PATTONI, E POI A CALCI NEL SEDERE !! e li porterei per un anno in casa di @elledizeta . . .
Monkey D. Rufy ha detto..
il 13 maggio 2011 alle 14:44
E’ molto interessante leggere alcuni commenti qui sopra.
Alla fine sorge quasi il dubbio che le vittime siano i 4/5 delinquenti che sono stati arrestati per aver malmenato e derubato in quel di Alassio, mentre il vero colpevole sia lo Stato Carnefice che rinchiude e priva della libertà degli onesti e puri cittadini.
Poi si scopre che questi 4/5 tanto immacolati non lo siano, e che si siano già resi partecipi di altre, come dire, ‘bravate’ del genere, che un GIP abbia ritenuto doveroso tenerli in carcere in via cautelare (ed avrà i suoi buoni motivi) e che per tutta risposta gli stessi 4/5 non parlino o non ricordino o abbiano perso improvvisamente la memoria, nemmeno fossero degli attempati vecchietti.
Ora, a parte le battute, tutto ciò è ridicolo. Posso anche arrivare a capire il dolore delle famiglie coinvolte, sappiamo tutti che il principio guida di uno stato di diritto in questi casi debba essere la riabilitazione, c’è la presunzione d’innocenza e così via….ma a tutto c’è un limite.
@elledizeta, tralasciando le tue sparate (da dimostrare, sia chiaro) sulle carceri italiane ed il tuo qualunquismo davvero imbarazzante, nel tuo illuminato commento due parole due di numero per i giovani picchiati e derubati e per le loro famiglie non le potevi proprio trovare?!
E’ una gran bella solidarietà la tua……
Giudice ha detto..
il 14 maggio 2011 alle 07:48
elledizeta: se i due ragazzi picchiati e rapinati fossero i tuoi figli, sciveresti allo stesso modo?
Lascia perdere la tua lotta contro le carceri italiane e promuovi, semmai, quella a favore della legalltà. Poi , lì dentro, ci metti pure lo stato delle galere, ma inneggia alla legalità come ideale primario.
Il tuo commento è in attesa di essere approvato. elledizeta ha detto..
il 14 maggio 2011 alle 10:44
6 persone detenute sono rinchiuse in una cella grande appena 10 mq. 6 persone detenute che restano chiuse in quella piccola cella per 22 ore al giorno. Una cella buia e fredda, come una caverna. I letti a castello sono accatastati alle pareti. Letti che non bastano per tutti e 6 quei detenuti. Così uno di loro dorme per terra, su materasso vecchio e rovinato. In un angolo di quella cella c’è il bagno. Una tazza alla turca, senza bidè, e un piccolo lavandino. Un lavandino da cui spesso l’acqua non esce.
Quelle 6 persone detenute vivono nella sporcizia e nel degrado. Non hanno nulla per tenere pulita la loro cella. Non a caso ogni tanto spunta uno scarafaggio o un topo a tenergli compagnia. I muri sono scrostati, pieni di muffa e quando fuori piove l’acqua inonda quella cella sovraffollata.
Tra quelle 6 persone detenute c’è chi è malato e non viene curato. C’è chi è tossicodipendente e, non ricevendo il metadone, si droga in carcere magari usando una penna bic a mò di siringa. Già, perché in carcere la droga c’è, è solo più cara, mentre mancano le siringhe. Tra quelle 6 persone detenute c’è chi è straniero e si taglia le braccia per disperazione perché non riesce ad avere l’espulsione. C’è chi è malato e non viene curato, c’è chi si imbottisce di tranquillanti (in gergo le gocce) pur di non vivere quel degrado. C’è chi in un angolo si dispera perché da mesi attende di essere processato. Ed infine, c’è chi non ce la fa più a sopportare quel degrado. Così, aspetta che i suoi compagni di cella sono all’ora d’aria e decide di farla finita. Si impicca e muore. È questa la fotografia di una tra le tante celle che compongono le 208 carceri italiane
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Fonte : IVG Albenga                                                              

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