13 maggio 2011
Il rapporto 2011 sui diritti umani critica il nostro paese.

INTOLLERANZA - ‘I diritti dei rom – si legge nel rapporto – hanno continuato a essere violati e gli sgomberi forzati hanno contribuito a spingere sempre piu’ nella poverta’ e nell’emarginazione le persone colpite. Commenti dispregiativi e discriminatori formulati da politici nei confronti di rom, migranti e persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender hanno alimentato un clima di crescente intolleranza.
AGGRESSIONI - Ci sono state nuove violente aggressioni omofobe. I richiedenti asilo non hanno potuto accedere a procedure efficaci per ottenere protezione internazionale. Sono continuate le segnalazioni di maltrattamenti a opera di agenti delle forze di polizia o di sicurezza. Non sono cessate le preoccupazioni circa l’accuratezza delle indagini sui decessi in carcere e su presunti maltrattamenti. L’Italia ha rifiutato di introdurre il reato di tortura nella legislazione nazionale’.
LA TORTURA NON E’ REATO – Amnesty ricorda che a febbraio, la situazione dei diritti umani in Italia e’ stata analizzata secondo l’Esame periodico universale delle Nazioni Unite. A maggio, il governo ha risposto respingendo 12 delle 92 raccomandazioni ricevute: ‘Ha suscitato particolare preoccupazione il rifiuto di introdurre il reato di tortura nella legislazione nazionale e di abolire il reato di migrazione irregolare’. Nel rapporto vengono denunciati gli sgomberi forzati di rom. ‘
VIOLENZA RAZZIALE - Alcune famiglie – spiega Amnesty – sono state sottoposte a ripetuti sgomberi forzati, che hanno disgregato le loro comunita’, il loro accesso al lavoro e hanno reso impossibile ad alcuni bambini la frequenza scolastica’. Infine, una parola sulla situazione di richiedenti asilo e migranti che ‘hanno continuato a essere privati dei loro diritti, in particolare per quanto riguarda l’accesso a una procedura di asilo equa e soddisfacente. Le autorita’ non li hanno adeguatamente protetti dalla violenza a sfondo razziale e, facendo collegamenti infondati tra immigrazione e criminalita’, alcuni politici e rappresentanti del governo hanno alimentato un clima di intolleranza e xenofobia’.
MALTRATTAMENTI – L’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, e le Ngo hanno continuato a esprimere il timore che ‘gli accordi tra Italia, Libia e altri paesi per controllare i flussi migratori stessero negando a centinaia di richiedenti asilo, compresi molti bambini, l’accesso alle procedure per richiedere la protezione internazionale. In Italia il numero di richieste di asilo ha continuato a diminuire drasticamente’. Infine, evidenzia Amnesty, ‘sono giunte continue segnalazioni di maltrattamenti da parte di agenti delle forze di polizia o di sicurezza’ e nel rapporto si fa esplicito riferimento ai casi di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi.
(Asca)
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