mercoledì 4 maggio 2011

Made in carcere


Libero-news.it
Firenze, 3 mag. - (Adnkronos) - 



Ci sono i patchwork realizzati dai detenuti della sartoria del carcere di Volterra, la pelletteria e gli specchi dei ragazzi del Minorile 'Meucci' di Firenze, le magliette ed i gadget del progetto 'Gattabuia' della Casa circondariale di Livorno

Lo stand con i prodotti artigianali usciti da alcuni istituti di pena toscani e' per il quarto anno consecutivo alla Mostra dell'Artigianato, alla Fortezza da Basso di Firenze. 

L'iniziativa, promossa e organizzata dal Gruppo Consiliare ''Federazione della Sinistra - Verdi'' col patrocinio dell'assessorato regionale al welfare e la collaborazione dell'Associazione Diritti e Societa' Onlus, e' stata presentata 
stamattina nello stand allestito alla Mostra.

Sono intervenuti l'assessore regionale al welfare Salvatore Allocca ed il capogruppo regionale di ''Federazione della Sinistra - Verdi'' Monica Sgherri. Gli istituti di pena coinvolti sono l'istituto di pena di Volterra, l'Istituto Penale Minorile di Firenze e la Casa circondariale di Livorno insieme ad Arci Solidarieta' Livorno e Artex.
''Il progetto - ha commentato l'assessore Allocca - viene sviluppato positivamente ormai da diverso tempo ed e' la testimonianza di quanto sia importante l'apertura del carcere al mondo esterno. Ovviamente vale anche il discorso inverso, cioe' la capacita' del mondo esterno di sentirsi coinvolto nel percorso di rieducazione e reinserimento dei detenuti attraverso l'attivazione di iniziative come questa. Vorrei sottolineare l'importanza delle attivita' che vengono svolte all'interno del carcere, specialmente quelle artigianali. Stimolano la coesione tra detenuti, permettono di imparare un mestiere, alleggeriscono il senso di precarieta' ed incertezza. I prodotti ottenuti sono il significato di tutto questo, il frutto della volonta' di sentirsi ancora utili e vivi, in un ambiente che invece finisce per svilire e svuotare le persone''. 

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