martedì 10 maggio 2011

Nessuno tocchi Caino NEWS



I
RAN: IMPICCATI NOVE UOMINI INCLUSO MINORE
5 maggio 2011: nove uomini, tra cui un minorenne, sono stati impiccate in Iran, nella città meridionale di Ahvaz. Lo riferisce il sito web del canale TV Alarabiya, secondo cui i nove erano stati accusati 
degli omicidi di agenti di sicurezza e di atti contro la castità.
Tre delle impiccagioni sono state effettuate in pubblico, 
mentre le restanti sei hanno avuto luogo nel carcere cittadino di Karoun.
Una delle persone giustiziate in carcere aveva solo 16 anni, 
riferisce il sito di Alarabiya citando il sito Ahvaz news.
Sempre il sito Ahvaz news identifica i tre giustiziati in pubblico come: 
Ali Heydari (25 anni), 
Jasem Heydari (23) 
e Naser Heydari (23). 
Si tratta di tre fratelli, la cui esecuzione ha avuto luogo 
nell’area Hamidiyeh della città.
Cinque dei sei impiccati in carcere sono stati identificati come: 
Amir Moavi, Ali Na’ami, Amir Badvi, Ahmad Naseri (22)
 e Hashem Hamidi (16 anni).
Gli omicidi sarebbero stati commessi nell’aprile 2011 
ad Ahvaz, nel corso degli scontri tra forze di sicurezza e
 abitanti di un distretto arabo della città.
Nella Repubblica Islamica la pena di morte è prevista
 per omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia, apostasia,
 cospirazione contro il Governo, adulterio, prostituzione,
 omosessualità, reati legati alla droga.
 

CINA: CONDANNA A MORTE SOSPESA PER EX SINDACO SHENZHEN
Xu Zongheng
Xu Zongheng
9 maggio 2011: l’ex sindaco della città cinese di Shenzhen 
è stato condannato a morte con due anni di sospensione della pena 
per aver percepito tangenti. 
Si tratta di Xu Zongheng, 56 anni, che un tribunale della provincia 
centrale di Henan ha riconosciuto colpevole di aver preso tangenti 
per più di 33 milioni di yuan (5 milioni di dollari), ha riferito l’agenzia Xinhua.
Il tribunale ha disposto la confisca di tutte le proprietà di Xu,
 che è stato rimosso dalla poltrona di sindaco nel giugno 2009.
Avrebbe percepito tangenti da aziende produttrici di materiali 
per edilizia tra 2001 e 2009, essendo stato dal 2001 
un alto funzionario dell’amministrazione cittadina e poi, dal 2005, sindaco.
Il Presidente Hu Jintao e diversi alti dirigenti cinesi hanno 
ripetutamente definito la corruzione una minaccia nei confronti 
della legittimità del Partito Comunista al potere.
 Come già riportato da Nessuno tocchi Caino, lo scorso 
1° maggio è entrata in vigore in Cina la riforma del Codice Penale, 
che riduce da 68 a 55 i reati punibili con la pena di morte.
I 13 reati che non comportano più la condanna capitale
 sono di natura finanziaria e non-violenta, inclusa frode fiscale 
e attività fraudolenti attraverso documenti finanziari,
 oltre al traffico di reperti culturali e di animali rari.
 

 
 

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