lunedì 9 maggio 2011

Celle così affollate che i detenuti sono costretti a camminare a turno

Il Piccolo, 8 maggio 2011



“Ci sono celle così affollate che i detenuti sono costretti a camminare a turno: le persone sono costrette a restarci in media 20 ore al giorno e non c’è lo spazio vitale per muoversi in più persone”. 







Una testimonianza quella di Pino Roveredo che fotografa la drammatica situazione dalla casa circondariale del Coroneo. 


Ieri mattina lo scrittore assieme ad alcuni rappresentanti politici ha fatto un sopralluogo nell’istituto scambiando due chiacchiere con alcuni reclusi e confrontandosi con gli operatori penitenziari.
“Abbiamo riscontrato i problemi a cui si va incontro in qualsiasi carcere sovraffollato, - ha affermato all’uscita dell’istituto detentivo Alfredo Racovelli, consigliere comunale dei Verdi per la Pace - trovo che chi gestisce questa struttura stia facendo più di quanto sia possibile viste le poche risorse economiche a disposizione.

 Sono gli enti a dover collaborare di più, a garantire maggiori opportunità attraverso borse-lavoro e lavori esterni per accompagnare queste persone nel percorso di reinserimento”.
 Ieri in carcere si contavano 241 detenuti: 208 uomini dei quali 147 stranieri e 33 donne tra le quali 12 straniere.
Il 50 per cento condannati in via definitiva.

 “Il lavoro degli operatori va apprezzato - hanno spiegato Fidel Tonchia e Michela Novel, candidati per le comunali nella lista Trieste Cambia - soprattutto se teniamo conto della carenza di personale: le guardie penitenziarie sono 120 quando l’organico per garantire la sicurezza e le quotidiane attività del carcere ne prevedrebbe 160”.
 “Il 16 maggio - ha avvertito il consigliere regionale del Pd, Franco Codega - verrà riattivato il laboratorio di pasticceria e panetteria. E questo tipo di attività all’interno della struttura sono fondamentali”

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