lunedì 2 maggio 2011

Paesi Arabi: ancora morte




Una decapitazione in Arabia Saudita


ARABIA SAUDITA: DUE DECAPITATI PER OMICIDIO

28 aprile 2011: due uomini sono stati decapitati in Arabia Saudita dopo essere stati riconosciuti colpevoli di omicidio, in due casi distinti.
La notizia è stata diffusa dal Ministero degli Interni, precisando
che i giustiziati sono cittadini sauditi.
Ali bin Nasser al-Harthi è stato giustiziato nella provincia
sud-occidentale di Asir in relazione all’omicidio con arma da fuoco
di Abdullah bin Saed al-Harthi, commesso per vendetta.
Khaled bin Mohammed al-Dosari è stato giustiziato a Riad
 per aver ucciso con arma da fuoco tre uomini, dopo una lite
col padre di una delle tre vittime.
Nel Paese si sono registrate almeno 166 esecuzioni nel 2007,
almeno 102 nel 2008 e 69 nel 2009.
Il 18 dicembre 2008 e il 21 dicembre 2010 l’Arabia Saudita
ha votato contro la risoluzione per una moratoria
delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

BAHRAIN: QUATTRO MANIFESTANTI CONDANNATI A MORTE
28 aprile 2011: quattro uomini sono stati condannati a morte da un tribunale militare del Bahrain per le uccisioni di due poliziotti, avvenute nel corso delle dimostrazioni anti-governative del mese scorso.
I quattro condannati a morte sono stati identificati come:
Ali Abdullah Hassan al-Sankis, Qassim Hassan Matar,
Saeed Abduljalil Saeed e Adbulaziz Abdulridha Ibrahim Hussain.
Nello stesso processo, altri tre imputati - Issa Abdullah Kadhim Ali, Sadeq Ali Mahdi e Hussein Jaafar Abdulkarim – sono stati condannati all’ergastolo.
Tutti e sette hanno respinto le accuse.
Le condanne di oggi giungono sulla scia delle massicce
proteste per una maggiore democratizzazione del Bahrein,
 dove una famiglia reale sunnita governa una popolazione
a larga maggioranza sciita.
La piazza, sollevatasi a marzo sull'onda della primavera araba
di Tunisia ed Egitto e' stata duramente repressa dalle autorita'
 di Manama con l'ausilio delle forze armate di Arabia Saudita
e Emirati Arabi Uniti, entrambi membri, come il Bahrein,
delle forze armate congiunte dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

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