mercoledì 18 maggio 2011

stop agli studenti in carcere


Bloccate le visite: stop agli studenti in carcere

LA PROTESTA. Per ragioni di sicurezza, date le manifestazioni di questi giorni , niente accessi. I detenuti continuano a rifiutare il cibo per solidarietà a Pannella in sciopero della fame  per i diritti dei carcerati italiani
18/05/2011
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Guardia carceraria chiude i cancelli tra una sezione e l'altra
Verona. Un altro giorno di protesta per i detenuti del carcere di Montorio che da domenica hanno messo in atto una serie di comportamenti per denunciare il sovraffollamento delle carceri italiane.
Anche ieri nella casa circondariale la maggior parte dei detenuti ha rifiutato il cibo fornito dall'amministrazione penitenziaria e ha battuto le posate sulle inferriate delle celle.
«La situazione va via via normalizzandosi», ha detto il direttore dell'istituto Antonio Fullone, «ho incontrato i detenuti, abbiamo parlato delle ragioni della loro protesta. Da anni andiamo avanti così, ma le soluzioni non ci sono».
La protesta era nata a livello nazionale su sollecitazione dei Radicali che da anni si battono per una permanenza in carcere più umana. Proprio «perchè l'Italia torni ad essere una democrazia», Marco Pannella da quasi un mese ha messo in atto uno sciopero della fame, evidenziando che da oltre 21 anni in Italia non è stata concessa un'amnistia.
Ma a livello locale le sezioni in cui ci sono più italiani sono consapevoli di questo, le altre, come da testimonianza di chi con i detenuti ha parlato, composte prevalentemente da stranieri, protestano sia per la situazione generale che per fatti privati.
 Per ragioni di sicurezza comunque a Montorio sono state sospese le attività dei volontari e gli ingressi delle scolaresche al carcere. Gli studenti non sarebbero arrivati alle sezioni, ma proprio perchè il personale della penitenziaria viene concentrato nei bracci, non ne restava a disposzione per fare anche da ciceroni ai ragazzi.
 Ma per il ministro della Giustizia Angelino Alfano è possibile gestire «il più alto numero di detenuti nella storia della Repubblica» (67.510 contro 45.543 posti regolamentari) anche senza far ricorso ad indulti o amnistie. Alfano confida nel piano carceri italiano 20 nuovi padiglioni che andranno in gara tra giugno-luglio e saranno realizzati in 450 giorni di lavoro, oltre a 11 nuovi istituti i cui progetti preliminari saranno pronti per la fine del 2011 così da garantire un totale di 9.150 posti in più.A.V.
fonte: L'Arena.it

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