mercoledì 18 maggio 2011

Mario Arena: il suo dramma in carcere


La vicenda sanitaria di Mario Arena (di cui molti di voi conoscono i dipinti, pubblicati su questo Blog)  ha momenti sinistri. Lui ha raccontato quanto gli è stato fatto subire,  e noi lo abbiamo pubblicato a suo tempo (vai al link…http://urladalsilenzio.wordpress.com/2011/02/25/trattamento-da-cavia-nel-carcere-di-parma/). In pratica, nel famigerato carcere di Parma, da sempre oggetto di critiche asprissime e di denunce, relativamente alle condizioni di vita interne e alla gestione, considerata irrispettosa dei diritti umani, da parte della Direzione… in quel carcere, anni fa, Mario Arena riscontrò livelli di colesterolo altissimi (grazie anche alla “ottima” dieta del carcere). I sanitari decisero di sottoporlo ad una terapia a base di statine, recentissimamente emersa. Secondo Mario lo fecero pensando a eventuali vantaggi in termini di ricavi, da parte delle case farmaceutiche, che avrebbero ottenuto. Per tutta conseguenza, Mario sviluppò una malattia rarissima, la rabdomiolisi. Riguardo a questa vicenda si è aperto una procedura di indagine da parte della Dott.ssa Maria Cristina Sarlì di Bologna.
Recentemente Mario ci ha inviato quest’altra lettera.. che contiene il testo della sua istanza volta a chiedere il superamento di una condizione di emergenza fisica che sta vivendo attualmente (probabilmente collegata allo stato di debilitazione e danneggiamento fisico provocati dalla rabdomiolisi).
In sostanza Mario chiede di essere alimentato..
“tramite vena. giacchè il suddetto detenuto non può nè mangiare né defecare a causa di emorroidi di grado 3 e di una arachede-lesione interna, guaribile solo tramite intervento chirurgico.”
E soprattutto che il problema venga risolto alla radice tramite un intervento chirurgico…
La lettera di Mario non è chiarissima sul piano dei riferimenti legali. Ma non importa.. Ciò che davvero adesso importa è la sostanza e il dramma di quest’uomo.
Potrà Mario Arena, pesona già devastata da una sanità indegnà e dalla omertà e connivenza di molti, essere almeno messo in condizione di alimentarsi decentemente? O dovrà aspettare mesi e mesi per una operazione e intanto fare una vita da cani? Certo non è il Presidente del Consiglio nè un notabile con grandi avvocati e “aperture”.. ma è un essere umano anche lui.. no?
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Ill.ma Sig. Direttrice della Casa Circondariale di Biella
Spett.le Direzione Sanitaria della Casa Circondariale di Biella
Ill.mo Magistrato di Sorveglianza Dott. Fabio Fiorentini
ISTANZA URGENTE
Il sottoscritto Mario Arena, nato ad Acicatena (CT) il 18.01.1962, detenuto presso la Casa Circondariale di Biella.
PREMESSO
che a seguito della malattia di cui è pacifico il detenuto soffra, deve sottoporsi necessariamente ad intervento chirurgico,
che per quanto riguarda la suddetta questione ho già presentato istanza orale all’Ill.mo Magistrato di Soverglianza Dott. Fabio Fiorentini,
che dopo essere stato visitato dalla medesima Dott.ssa e dal chirurgo dell’istituto, avanzavo alla Direzione Sanitaria richiesta, con l’apposita domandina, volta ad avere copia del certificato clinico. Richiesta che tuttavia ancora oggi non ha avuto riscontro.
CHIEDE
In via principale, che la spettabile Direzione Sanitaria voglia cortesemente alimentarmi tramite vena. giacchè il suddetto detenuto non può nè mangiare né defecare a causa di emorroidi di grado 3 e di una arachede-lesione interna, guaribile solo tramite intervento chirurgico.
E per i motivi già comunicati oralmente al Magistrato Dott. Fabio Fiorentini, nel contempo comunico alla S.V. Dott. Fiorentini che il sottoscritto attende la modifica della pena dell’ergastolo in anni 30 di reclusione, come indicato dalla Corte Europea, la quale ha considerato pienamente conforme alla normativa vigente (V. Cass. Sez. 5.28.04.2002 n. 16504) l’applicabilità ai senti dell’art. 665 e cs. c.p.p. che come suddetto con la quale unificando i (13) anni effettuati prima e questi ultimi (19) anni, e più di 14 anni di giorni totali. Naturalmente fuori dall’indulto, che potrei richiedere dopo la modifica della pena , poichè non ho l’art. 7.
CHIEDE
Ai sensi degli art. 90, 91, 92 legge 309/1990 alla S.V. il beneficio della sospensione dell’esecuzione della pena al fine di permettermi di effettuale il suddetto intervento chirurgico presso l’ospedale di Biella o in qualsiasi altro ospedale fuori dalle mura carcerarie che la S.V. deciderà, con preghiera di incaricare qualche operatore del carcere affinchè mi permetta di iniziare il ricovero in ospedale e mi conduca, come un essere umano, per essere operato, con tutto il rispetto che si deve ad una vita umana, come emerge dalla Costituzione, dalle sentente della Corte Costituzionale, dai prunicamenti della Corte Europea per la tutela dei diritti dell’uomo.
Frattanto, fiducioso in un benevolo accoglimento , ringrazio anticpitamente.
Sentiti Ossequi
Mario Arena

Fonte: Le Urla dal silenzio

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