domenica 15 maggio 2011

Gli anarchici umbri condannati: l'ingiustizia di Stato!


DOMENICA 15 MAGGIO 2011


Gli anarchici umbri condannati: l'ingiustizia di Stato!


Ricapitoliamo. Era il 2007 quando nella città di Spoleto nacque un grande fermento: la società civile dopo decenni di letargo si era svegliata e si realizzò un importante movimento ambientalista contro la speculazione edilizia. Come ho ben spiegato tramite l'articolo sulla connessione della 'ndrangheta e politica nella "verde" Umbria, in questa terra c'è una insostenibile situazione a causa delle numerose imprese edili che spuntano come funghi e casualmente tutte calabresi o campane. Una regione praticamente cementificata. E come sappiamo, l'edilizia è un ottima fonte per il riciclaggio del denaro sporco.

Uno dei principali attivisti è un giovane ragazzo di nome Michele Fabiani, un anarchico convinto e nonostante la sua giovane età ha scritto interessanti libri dove fa analisi sociologiche e filosofiche sulla nostra società.

Partì l'inchiesta capitanata dai ROS, con a capo il generale Ganzer ,e fu accusato,assieme ad altri ragazzi, di far parte di una cellula eversiva legata alla fantomatica Federazione Anarchica Informale.

La PM Comodi ha chiesto ai ragazzi una pena che va dai sei a nove anni di reclusione. Un totale di quasi 24 anni di carcere, una pena che la troviamo di solito nelle associazioni mafiose.

Qualche giorno fa, ed esattamente l'11 Maggio del 2011 la Corte d'Assisi di Terni ha emesso una sentenza(ricordiamo che è ancora di primo grado) unica al mondo che crea un precedente pericoloso:
 3 anni e 8 mesi Michele Fabiani e 2 anni e 6 Andrea Dinucci per un reato, l’associazione sovversiva con finalità di terrorismo, che ne prevede minimo 7 massimo 15. La metà del minimo della pena se si considera che ne erano stati chiesti 9. 

La gravità della condanna sta nel fatto che si tratta di una presunta associazione composta da soli due membri: il "capo" Michele Fabiani e il "vicecapo" Andrea Di Nucci. Nulla importa che in una rivendicazione è stata trovata un’impronta che non è di nessuno degli imputati, oppure se si considera che Michele era in Puglia quando è partita la lettera di minacce alla Lorenzetti, all'epoca governatrice della regione Umbra.

Agli altri due ragazzi (assolti per non far parte di questa presunta cellula terroristica) Dario Polinori e Damiano Corrias, un anno a testa. Motivazione: aver fatto una scritta sui muri ove si ingiuriava contro l’ex sindaco Massimo Brunini e di un maresciallo dei carabinieri. Mi domando allora quante persone dovrebbero, secondo loro, meritare il carcere per delle scritte sui muri.

Sono precedenti pericolosissimi.


Una associazione terroristica composta da due persone, senza poi aver fatto nulla, senza contare che non esistono armi, non c'è nessun covo e nemmeno fonti di finanziamento: semplicemente non esistono. La Pm Comodi, prima della sentenza disse: “so che nessuno è mai stato condannato per essere membro della Federazione Anarchica Informale, sono certa che questa sarà la prima volta”.

Purtroppo in questo pessimo contesto storico, inquinato dalle lotte di potere tra gli anti e pro berlusconiani, con "eroi" come Travaglio o Saviano che ipnotizzano le masse e rendono totalmente "buone" le Istituzioni e sempre dalla parte del "bene" non c'è spazio per una seria analisi sull'uso del Potere della Magistratura.

Potere molto spesso utilizzato per troncare dei movimenti e soprattutto le "teste pensanti" che mettono in crisi questo "Stato di cose". Il messaggio politico è chiaro: fatevi i fatti vostri, e non avrete nessun problema.





Per chi volesse mandare e mail di solidarietà a Michele Fabiani, questa è la sua e mail: michele@anarchaos.it

Fonte: http://incarcerato.blogspot.com/

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