mercoledì 13 luglio 2011

Il carcere miete altre vittime


Trovata morta in cella
nel carcere di Trani

La donna, 32 anni, è deceduta nella notte, sembra per cause naturali dopo uno choc seguito a una brutta notiziaricevuta dai familiari. Dall'Osapp l'appello sulla situazione sanitaria nel penitenziario, dove è stata sopressa la guardia medica h24

Una detenuta di 32 anni è stata trovata morta oggi - sembra per cause naturali - nel proprio letto, in una cella del carcere di Trani. Lo rende noto il vicesegretario generale nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Domenico Mastrulli. Il corpo della donna è stato scoperto questa mattina nel corso del giro di ispezione degli agenti della Polizia Femminile compiuto nei reparti detentivi del carcere femminile di Trani, in una delle celle situate nel piano superiore dell'istituto penitenziario. A quanto si è saputo, la donna sembra che ieri abbia ricevuto notizie negative dalla propria famiglia, di origine tarantina, tanto da averla notevolmente scossa.

"Sulla situazione riguardante la sanità penitenziaria e sulla drammaticità della situazione verificatasi dal 2008, dalla data del passaggio della sanità nazionale penitenziaria a quella regionale - sottolinea Mastrulli - sono stati scritti fiumi di missive ed è intercorsa copiosa corrispondenza tra il sindacato Osapp e le massime espressioni sanitarie nazionali e regionali, con il coinvolgimento della stessa amministrazione penitenziaria a vari livelli, senza a oggi, ottenere adeguato ascolto".

Intanto proprio a Trani - sottolinea l'Osapp - su disposizione della Asl e della Regione "è stata soppressa la figura della guardia medica h24 ed il servizio prima funzionante è stato trasferito in quello della casa circondariale maschile e il carcere femminile è costretto a rivolgersi al 118 ed alla Guardia medica dell'Ospedale Civile Cittadino in casi anche di piccola somministrazione di terapia, tra cui quella della tossicodipendenza e delle medicine riguardanti la sfera psico-mentale". Mastrulli chiede "l'immediato riassetto medico sanitario e paramedico infermieristico in tutte le Carceri della Puglia senza alcuna interruzione del servizio al fine di evitare ulteriori tragedie umane".


Repubblica Bari





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