venerdì 1 luglio 2011

CARCERI: DRAMMATICA SITUAZIONE NEI PENITENZIARI ROMANI, LA DENUNCIA DEL GARANTE DEI DETENUTI MARRONI


Il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, ha fatto visita al carcere romano di via Aurelia in occasione dell'incontro con l'Asl Roma/F. Obiettivo della visita era promuovere la tutela della salute dietro le sbarre. Tuttavia, non è mancata l'occasione per parlare dell'emergenza sovraffollamento negli Istituti penitenziari della Capitale.
Il garante dei detenuti del Lazio, negli scorsi giorni, accodandosi alle proteste dei Radicali, Pannella in primis , aveva denunciato la situazione drammatica - condivisa con il resto d'Italia - delle carceri laziali, romane soprattutto.
"Nelle carceri di Roma c'è una situazione drammatica - ha spiegato il Garante Marroni - legata al sovraffollamento e aggravata dalla carenza di personale e di risorse finanziare. Nelle celle sono ammassate centinaia di persone molto spesso prive della possibilità di usufruire di bisogni primari come, ad esempio, quelli igienici o di trascorrere momenti di socialità al di fuori delle celle. Nella realtà civitavecchiese, nonostante le difficoltà e la sempre più stringente mancanza di risorse, la situazione è comunque migliore, anche per l'impegno che la direzione della Asl Roma/F e la necessaria sinergia con la direzione della casa circondariale stanno producendo in termini di diritto alla salute".
CARCERI A ROMA - Sono ben 3.644 i detenuti reclusi nei cinque istituti della Capitale (Regina Coeli, Rebibbia Nuovo Complesso, Rebibbia Penale, Rebibbia III casa e Rebibbia Femminile) ma la capienza e' di soli 2.600 posti. La situazione è particolarmente preoccupante a Regina Coeli, dove ''sono reclusi 1141 detenuti a fronte di 724 posti - ha reso noto il Garante dei detenuti - Da mesi si registra un crescente sovraffollamento dato dal numero degli arresti e dal turnover giudiziario con oltre 9 mila ingressi annui. La struttura, vecchia ed ormai non piu' in grado di garantire standard accettabili di carcerazione, ha bisogno di continui interventi di ristrutturazione ritardati dalla carenza di risorse. Alcuni servizi essenziali sono spesso assicurati da una sola unita' di polizia penitenziaria. quando questa manca, il sistema entra in crisi. I familiari dei reclusi sono costretti ad attese di ore per colloquiare con i familiari con lunghe file per la strada. Il lavoro interno e' diminuito; sono calate le ore retribuite per un carico di lavoro sempre piu' oneroso. Sono diminuiti i piantoni per assistere i malati negli atti di vita quotidiana e non sempre il cibo basta per tutti''.
DOCUWEB SULLE CARCERI - PRIMA PARTE
DOCUWEB SULLE CARCERI - SECONDA PARTE
fonte: CLANDESTINO web

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