martedì 5 luglio 2011

La nostra dignità e onestà va oltre il degrado di queste celle anguste e questo grazie a voi che leggete le parole che scrive nessuno.


Giovanni Zito… autore storico e prolifico del Blog.. trasferito recentemente dal carcere di Voghera a quello di Carinola. Settimane fa gli mandammo una raccolta di tutti i suoi post, comprensivi di commenti. Ad alcuni commenti scritti negli ultimi post dai lettori del Blog – commenti a cui non aveva precedentemente risposto, anche perchè alcuni di essi si sono aggiunti successivamente nel tempo – risponde adesso, con il post in assoluta più lungo, di risposta ai commenti dei lettori, mai scritto.

- PER ANTELLA ESPOSITO:  Cara Antonella, sicuramente sono figlio di Dio, come tutti o quasi tutti su questa terra. Dio non ha colpa di tutto questo. Sono stati gli esseri viventi a cambiare il volto della verità. Certamente Dio ha sempre sostenuto il mio essere, e io mi accontento delle tue parole amica mia. Stanne certa. Lo so che mi volete tutti bene. Ne sono certo, perchè io vi dimostro sempre la mia sincerità amica,e questo fa sì che io possa fare un passo alla volta nei vostri cuori e nelle vostre case. Grazie, amica mia. Ti abbraccio con stima. Giovanni Zito.
- PER LAURA RUBINI: cara Laura, forse non mi spiego bene. Quello che succede all’interno di un istituto è tutelato da leggi fantasma. Ma oggi come oggi, moldi di noi detenuti si fanno strada da soli o con gli amici come voi. Chi scrive un rapporto, un pezzo di carta, sulla mia persona.. è valido. Non c’è verso e questo succede per il semplice fatto che chi comanda non vede oltre il proprio naso. Privazioni.. reclami respinti, perchè nessuno si mette contro la Direzione di un carcere. Solo il detenuto che combatte per la sua dignità. Queste sono le regole da seguire in carcere. Se no si viene sballottati da un posto all’altro. Ma tu non dire niente di qutto questo mio dire. Mi raccomando, acqua in bocca. Grazie del tuo commento Laura. Giovanni Zito.
- RISPOSTA A CARLA: ciao Carla amica mia. Non trasalire per il mio traserimento. Sono cose normali per noi detenuti. Ogni tanto qualcuno si alza… (parola che non capisco) la mattina e organizza queste gite di detenuti, tanto per cambiare un pò d’aria. Il bello sai qual’è? Che se si viaggia con l’aereo ti va bene, ma quando sei con il blindato, cioè il furgone, sono guai per ore e ore. Nel mio caso che sono un uomo robusto di statura, sono arrivato tutto ammaccato. Ma sono cose che conosco bene come altri migliaia di detenuti. Quinzi, pazienza amica mia. Però qui il cibo sembra migliore. Ci vogliono in forma, non si sa mai. Ti abbraccio Carla.. e grazie a te amica mia. Giovanni Zito.
- PER RITA: ciao Rita, felice di consocerti. Io sono il lupo cattivo e non mollo mai ciò che amo. Sono semplice e vado avanti per conto mio. Tutto quello che fanno lo fanno solo perchè chi dovrebbe vigilare sui detenuti, cioè il Magistrato di Soveglianza, in questo istituto non risponde ai reclami dei detenuti o, se risponde, risponde con altre domande, quindi è come il gioco di lascia o raddoppia, Rita. Cos stanno le cose in questo istituto. Che barba, che noia. Comunque grazie del tuo commento. Un abbraccio. Giovanni Zito.
- PER MIA FIGLIA ADELE: Anche tu figlia mia lasci il tuo commento. Vorresti avere un quarto della mia forza, così scrivi nel tuo commento. Ma se ti sei presa ogni attimo del mio vivere. Tu sai quanto ti amo. Non c’è giorno che il mio cuore non affoghi nel tuo pensiero. Ma capisco anche che tu hai la tua famiglia. Lo so che mi sei vicina più di quanto io mi aspettassi, tesoro mio. Sei sempre nel mio sogno più bello, vita mia. Dai un bacione alle mie bambine, Lucrezia e Letizia. Dal loro nonno Gianni. Ok.
- PER ALESSANDRA: ciao Alessandra. Tu, bene o male sai chi sono veramente. Poichè sei stata la persona più geniale, nel confronto diretto con questa belva. Ma sappi che la rete metallica è un regalo del carcere. In altri istituti si trova di meglio ai passeggi; mettere il filo spinato sopra il bordo del muro del passeggio. Quindi alla fine mi è andata anche bene, come fa un leone quando reagisce questo verso non lo so fare, Sandra. E dai, ridi che sto bene. Non preoccuparti che io ci sono sempre. Sandra tu sei forte, vedrai che tutto passa. E poi sei o non sei il mio tutore?  Per me queste cose sono normali Sandra. E tu lo sai, io sono fatto così. Ok. Ti voglio bene sempre. Gianni Zito.
- PER ALINA: ciao amica mia. Ti faccio emozionare tantissimo. Questo vuol dire che posso sperare ancora di scrivere altri testi alla mia maniera. Guarda che anche io mi sono emozionato con il tuo libro. Sei grande amica mia. Non smetto di ringraziarti Alina. Sei unica. Ricordati.. quando il sole tramonta dalla tua parte, io ti ascolto sempre perchè siamo i più forti, amica mia. Mi scrivi.. io ti voglio bene e non chiudo.. mai chiudere. Mai fermarsi. Ricordalo donna. Ti abbraccio al cuore con amicizia sincera. Miao miao. Giovanni Zito.
- PER PINA ZITO: ciao Pina, sei sempre una donna fantastica. Le tue parole sono meravigliose. Lo so che ci sei anche tu. Ci sei sempre stata, amica mia. Spero tantissimo che un giorno tu mi scriva ancora una volta. Non siamo cattivi, amica mia. Nessuno nasce cattivo. Pina, amica mia, io sono vent’anni che vivo con le porte chiuse e sai cosa c’è di bello? Che loro mi mettono le catene dove non servono, perchè le mie porte sono sepre e costantemente aperte. Grazie a tutti voi. Pina, non desidero che le mie parole ti feriscano. Non voglio questo. Credimi.. tutto passa. Anche il peggio. Quindi, su con il morale perchè ho bisogno di te. Ok. Ti voglio bene Pina. Grazie meravigliosa donna. Ciao Gianni Zito.
- PER GAZZA LADRA: Ciao Gazza Ladra. Io non sono un uomo che molla, è che scrivo ciò che sento, sono fatto così. Ti faccio ridere un pò. E’ mai possibile che questi istituti di pena sembrino fatti di proposito per essere colonie di zanzare? Sai cosa mi capita? La sera, quando accendo lo zamperone, quello verde a forma a spirale, che le zanzare godano di questo odore. Sono come ubriache, ma mi mordono lo stesso. Sono perseguitato. Per non parlare degli scarafaggi, che sembrano olive nere IHIHIHIH. Ridi, ridi pure. Perchè anche io rido di gusto quando scrivo queste cose. Magari non ci credi, ma è la verità. L’altro giorno, per la precisione domenica, ci siamo messi a giocare al pallone. Anzichè in dieci, ci siamo trovati in undici. Indovina chi era l’altro giocatore di troppo? Un altro animale, il topo, è sceso in campo. Da non crederci, e voleva anche vincere la partita di calcio. Alla fine se ne è andato sconfitto.. se ne è andato da dove era uscito, dal gabinetto del passeggio. E questo è tutto. Vedo come è bello il carcere di Carinola. Si è sempre in compagnia hahaha. Con affetto, Gianni. Grazie delle tue preziose parole. Ciao. Giovanni Zito.
- PER DIRITTI UMANI: Posono inchiodarmi ogni giorno al muro. Tanto io non sono quel quadro che sta sulla loro parete. Possono togliermi tutto, ma non la penna e un foglio. Sono sempre io. Testardo e cocciuto. La mia mente la gestisco io. Ricordi, pensieri, sono sempre con me. Le tue parole mi danno ancora vita, ancora voglia e certezza più che mai, che qualcuno ascolta sotto il cielo questo pazzo. Si è vero, volere  e potere, e io voglio che voi sappiate la verità su di noi. Quando passi da me, per favore fammelo sapere, perchè può capitare ch eio non sia in casa. Hahaha.. grazie Diritti Umani, per le tue parole. Un abbraccio da Carinola. Giovanni Zito.
- PER FRANCY: ciao Francy, le risposte alle tue domande sarebbero lunghe da spiegare. Ma io sarò breve. Sì, io posso lavorare, l’ho sempre fatto. A scuola ci sono andato, mi sono preso la terza media. Altre attività sono il passeggio, o la cella. Poi, in questo carcere per forza maggiore devi uscire dalla cella.. è talmente piccola che il gabinetto è collocato davanti al cancello d’ingresso. Pazienza. Quante cose non sapete, perchè anche noi detenuti proviamo vergogna vivendo così. Eppure siamo sempre presenti. Mi chiedi perchè da solo è la scelta migliore. In questo caso, in quanto ergastolano, ci vuole anche un pò di privacy. Ed io sto bene da solo, perchè scrivo le mie piccole cose, leggo ciò che desidero, e quello che desidero è dialogare con voi. Scrivermi con voi. Questo mi dà tanta soddisfazione Francy. Comunque grazie per le tue parole. Alla prossima. Ti abbraccio con stima. Da Carinola. Giovanni Zito.
- PER MIRY: ciao Miry. Sono Giovanni. Scusami per il ritardo della mia risposta. Vedi cara amica, non è tanto il carcere in se stesso che può nuocere alla stabilità di noi ergastolani, ma il sistema che si adopera. Cioè le differenze e le disparità di trattamento all’interno. Ogni istituto adotta il proprio regolamento interno. Questo carcere non è accettabile neanche per i cani. Ma il Ministero della Giustizia ci mette noi ergastolani. Così stano più tranquilli. Anche il D.A.P. è una ruota sfortunata, perchè ci deve rimanere. Ma stai tranquilla amica mia, perchè la nostra dignità e onestà va oltre il degrado di queste celle anguste e questo grazie a voi che leggete le parole che scrive nessuno. Grazie Miry. Ti abbraccio con affetto. Da Carinola.. Gianni Zito.

- PER PAMELA: ciao Pamela. Anche per te la mia penna scorre sul binario di poche parole. Se oggi tu leggi le mie parole devi ringraziare Alfredo. Lui è il motore del mio corpo. Mi mette sempre in movimento. Solo grazie a lui posso ricevere tanta gioia da voi. Sono io sinceramente orgoglioso di tutti voi, leggo i vostri commenti con enfasi, quindi un abbraccio di vero cuore. A tutti voi.. con la stima di sempre. Alla prossima Pamela. Giovanni  Zito

fonte: LE URLA DAL SILENZIO

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