Precedentemente Maria aveva chiesto , ai sensi della legge 241/90 e D.P.R. 282/06, copia della cartella sanitaria di Manuel al Direttore Mazzeo , redatta in carcere prima della scomparsa del giovane figlio .Non era quindi un documento coperto da segreto istruttorio. Infatti, in risposta il Mazzeo chiedeva , in conformità alla normativa segnalata, le motivazioni della detta rischiesta. Puntualmente Maria riproponeva stessa istanza completandola del "pretesto" addotto dal Mazzeo. Ma in seconda battuta , a distanza di 30 giorni, il diniego veniva reiterato per altre ragioni.Le stesse si riferivano a preclusioni legate alla sua segretezza perchè oggetto delle indagini in corso.
Mazzeo è diretto a far dedurre sulla cartella che Manuel fosse un tossicodipendente?
Solo per questo motivo , al momento non ne trovo altri, i Medici potranno giustificare la forzata assunzione del coktail micidiale dei sei psicofarmaci da far ingerire contemporaneamente a Manuel . Che aveva un dito della mano rotto (vedi ematoma foto) ed anche il setto nasale (dalle radiografie del 10/07/2008 ) . Non aveva nemmeno, con quel dolore, la possibilità di opporsi agli aguzzini .
Osservate questa prescrizione di SEI psicofarmaci .
TALOFEN: 10 gtt.ore08:00+20gtt ore16:00+40gtt.ore20:00.
RIVOTRIL: 40 gtt.ore16:00+60gtt.ore20:00
LORAZEPAN:60 gtt.ore 20:00
VALDORM:30 mg.1compressa ore 20:00
NOZINAN:100mg.1compressa ore 20:00
SEREUPIN: 1/2 compressa ore 08:00
Tranne uno gli altri sono tutti sconsigliati a chi soffre di disfunzioni epatiche. E Manuel come è notorio aveva contratto l'epatite C.
Soprattutto evidenzio l'uso di Nozinam che rientra nella famiglia dei neurolettici vedi link, di cui non mi azzardo a insegnarvi nulla ma solo ad evidenziarvi alcuni aspetti comprensibilissimi :
I neurolettici, detti anche farmaci antipsicotici tranquillanti maggiori o neuroplegici sono tra gli psicofarmaci quelli più pesanti per l'organismo e, quelli più discussi nella pratica psichiatrica.
Il termine neurolettico significa: "farmaco con forte azione sedativa sul sistema nervoso". La terapia sedativa non ha alcuna logica terapeutica se non quella del controllo dei sintomi; infatti, i neurolettici sono tipicamente usati in psichiatria (è raro che un medico di base li prescriva) per controllare e contenere le persone che vengono definite "schizofreniche", "psicotiche", "maniaco depressive", "paranoiche", etc.
Gli psichiatri dichiarano che i neurolettici possono sopprimere numerosi sintomi: confusione, deliri, allucinazioni, eccitabilità, ansia estrema, aggressività. Che queste sostanze abbiano degli effetti, è certo; che questi siano favorevoli alla persona che li assume è tutt'altro discorso. Certamente, con dosaggi opportuni, sedano qualsiasi individuo (anche se alcune persone risultano "resistenti", ovvero non rispondono al trattamento), si sappia, però, che non "curano" nulla, ma inibiscono la persona. La presenza di sintomi sensibili all'azione dei neurolettici non può essere elemento decisivo per condizionare la scelta di iniziare un trattamento. Tale affermazione segnala l'estrema cautela con la quale vanno prescritti e assunti tali farmaci.
Oggi gli psichiatri sanno bene che i neurolettici sono pericolosi per la salute, ma dicono che, nonostante i danni, possono evitare l'uso di camicie di forza e altre "vecchie terapie". In un certo senso una sorta di male minore.
Per questo riteniamo vada assolutamente rispettata la scelta dell'individuo e dunque anche quella di usare questi farmaci, purché si tratti di un uso consapevole e informato sui rischi. ( Manuel non li voleva)
La persona che assume neurolettici spesso si sente stordita, fa fatica a connettere e ad associare le idee fra loro, si sente staccata dalla realtà come se tutto fosse ovattato. Gli antipsicotici possono anche incidere sul comportamento causando cambiamenti repentini di umore, periodi di calma alternati a periodi di iperattività, inusuali modi di parlare, incluso il "parlare senza mira" o a voce molto alta. Questi comportamenti vengono sovente etichettati come "disordine mentale ricorrente" e vengono usati come giustificazione per ricorrere ad un ulteriore uso di neurolettici, ma in realtà sono causati dai farmaci stessi. ( Manuel a sua volta veniva curato per altre infinite forme di malattia psichiatrica quali quelle indotte?)
Effetti collaterali rispetto agli organi
FEGATO
- Epatite colestatica, per ostruzione delle vie biliari.
- Ittero (0,1 %), cioè cute ed occhi gialli.
Le complicanze che possono portare alla morte sono: insufficienza renale acuta, insufficienza polmonare con embolie, polmonite, infarto del cuore acuto, sepsi (= infezione generalizzata) e coma.
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, in un suo rapporto, consiglia che l'assunzione di neurolettici non sia protratta per periodi superiori ad alcune settimane. In tutti i casi, non avrebbero alcun senso i trattamenti a tempo indeterminato; di fatto i neurolettici vengono spesso somministrati per anni e anni col risultato di cronicizzare gli effetti indesiderati, a volte in maniera irreversibile
PRENDENDO A CASO SOLO ALTRO FARMACO dei segnalati
PRENDENDO A CASO SOLO ALTRO FARMACO dei segnalati
04.5 Interazioni -
L'associazione con altri psicofarmaci richiede speciale cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi e indesiderati effetti da interazione.
Tenuto conto delle loro proprietà fondamentali, le fenotiazine possono variamente interferire con numerosi gruppi di farmaci.
CIRCOLO VIZIOSO CHE AVREBBE PROVOCATO LA MORTE DI MANUEL ? Era entrato in carcere con disturbi di semplice ansia. Manuel in seguito manifestava disturbi diversi sotto gli effetti dei farmaci .Quindi le sue reazioni erano state indotte fittiziamente dagli stessi medicinali .Non era una malattia vera e propria .Così da un farmaco se ne tiravano fuori sei per curare manifestazioni delle più disparate. Un viaggio verso la guarigione di personalità non appartenenti a Manuel ,Quello vero. Diventato aggressivo , ma non era Lui. In questo modo gli sciacalli fermavano senza curare i suoi istinti con lo Nozinan .Nel frattempo però altri farmaci ingeriti contemporanemente facevano a cazzotti tra loro .Non si arrestavano le reazioni .Forzennatamente Manuel reagiva lostesso tra una assunzione e l'altra .Ed allora allo Nozinan si associava altra terapia inibitrice .Questa volta non si trattava di medicine ma di botte calci e pugni . Non si capisce come il Mazzeo potesse asserire in Rai che il giovane era un soggetto tranquillo se per quattro volte a settimana era sogetto all' isolamento ( lettera di Manuel)
Ed inoltre come potete notare dalla prescizione( sono solo psicofarmaci) nessun farmaco era volto alla prevenzione delle complicazioni epatiche, prevedibilissime tralaltro.Curavano per uccidere inconsapevolmente?. Ma quanti altri sono già morti così?
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