martedì 19 aprile 2011

Violenza e peculato, guardie carcerarie nei guai. Indagati due agenti di Cisterna e Scauri

Sabato 12 Febbraio 2011


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Peculato, lesioni, violenza privata aggravata. Queste le accuse che hanno portato all’emissione di cinque misure cautelari a carico di altrettante guardie penitenziarie, due delle quali della provincia di Latina, in servizio presso la casa circondariale di Velletri.

Secondo gli inquirenti, gli agenti si sarebbero appropriati di alimenti destinati al carcere e avrebbero picchiato un detenuto che, dopo averli scoperti, voleva denunciarli.

L’inchiesta condotta direttamente dal procuratore capo di Velletri, Silverio Piro, ha scatenato un terremoto all’interno del carcere veliterno. Cinque agenti sono stati sospesi dal servizio. Su ordine del gip Alessandra Ilari, due guardie di Genzano e una di Velletri sono state messe agli arresti domiciliari, mentre per due membri della Penitenziaria, residenti a Cisterna e Scari, è stato disposto l’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza. Le accuse per i cinque sono pesanti.

Tutto è partito dalle dichiarazioni di un detenuto di nazionalità marocchina, che lavorava nelle cucine della casa circondariale. Il detenuto, stando a quanto da lui denunciato, si era accorto di una serie di ammanchi nelle forniture di cibo destinate alla popolazione carceraria e aveva scoperto che ad appropriarsi degli alimenti erano le guardie carcerarie addette alla vigilanza.
 Il detenuto aveva annotato tutto su un diario, per denunciare il fatto, ma, scoperto dalle guardie che voleva accusare, sarebbe stato minacciato e picchiato.
 Le lesioni riportate dal detenuto sarebbero state riscontrate anche dall’ufficio del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio e un membro di tale ufficio è stata ascoltata in Procura a Velletri. Aperta un’inchiesta e ritenendo confermato il racconto del detenuto, il procuratore Piro ha chiesto e ottenuto ora le misure cautelari.

Alle cinque guardie indagate sono stati ritirati pistole e distintivo. 
Tanto i tre ai domiciliari quanto i due pontini con l’obbligo di dimora attendono ora che il gip Ilari fissi gli interrogatori di garanzia, dove potranno chiarire la loro posizione.

In vista dell’interrogatorio stanno già lavorando, nel tentativo di smontare le accuse, i difensori delle cinque guardie carcerarie, gli avvocati Giovambattista Maggiorelli, Marco Fagiolo, Pasquale Cardillo Cupo e Roberto Palermo.
Una vicenda seguita con grande attenzione dalle rappresentanze sindacali della polizia penitenziaria e dallo stesso Garante dei diritti dei detenuti del Lazio.
Clemente Pistilli
 Fonte:Dimmidipiù.it

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