giovedì 21 aprile 2011

LA NOSTRA VITA AL MARASSI DI GENOVA: otto in un cella


Caro Riccardo, siamo otto detenuti del carcere Marassi di Genova. 

Otto drtenuti che dividono la stessa piccola cella. 

Una cella dove per muoverci ognuno di noi ha a disposizione solo 90 centimetri. 

E’ dentro questo piccolo spazio che noi mangiamo, dormiamo, scriviamo e ci laviamo. 

Qui è tutto vecchio e rovinato.

 I materassi sono scaduti da 20 anni, e sia le brande che gli armadietti sono pieni di ruggine.

 La nostra cella è anche molto buia.

Iinfatti le finestre sono piccole e, oltre alle sbarre, sono ricoperte da una fitta rete metallica che impedisce l’ingresso della luce del sole, tanto che molti di noi hanno seri problemi alla vista.

 Come se non bastasse soffriamo anche un gran freddo. Infatti il riscaldamento, pur essendoci, non viene mai acceso e forse pensano che sia inutile visto che, essendo in 8 in cella, ci posiamo riscaldare con i nostri respiri!

Il vitto poi è immangiabile. Ti diciamo lo che per farci fare colazione, pranzo e cena, il carcere spende solo 3 euro e 40 centesimi a testa. Se poi un detenuto si sente male, lo può fare solo dalle 7.30 alle 8 del martedì, giovedì e sabato, perché negli altri giorni e alle altre ore non c’è nessuno.

Insomma qui l’unica cosa che funziona è l’inserimento verso la depressione.

                                  8 persone detenute nel carcere Marassi di Genova

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