domenica 3 aprile 2011


Bari, tenta il suicidio in carcere: a 22 anni è in condizioni gravi

MANDURIA – Due tentativi di suicidio in due giorni nel carcere di Bari. Uno dei detenuti che ha tentato di togliersi la vita legandosi parti di lenzuolo al collo, è Carlo Saturno, ventidue anni, di Manduria, in carcere per reati comuni, parte civile nel processo in corso tribunale di Lecce contro nove guardie del carcere minorile di Lecce che sono accusati di aver compiuto violenze sui detenuti Nel penitenziario E’ successo giovedì sera nel penitenziario barese ma solo ieri è trapelata la notizia. A trovarlo penzoloni sono state le guardie che lo hanno tirato giù quando respirava appena ed era in fin di vita. In suo aiuto è intervenuto il personale dell’infermeria e del 118 di Bari. Trasportato in ospedale è ora ricoverato in condizioni disperate nella rianimazione del policlinico dove è mantenuto invita dalle macchine. L’elettroencefalogramma di ieri è risultato piatto come quello del giorno precedente per cui da un momento all’altro i sanitari potrebbero decidere di staccare la spina del respiratore. Il nome di Carlo Saturno compare nell’elenco delle presunte vittime dei nove agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile di Lecce che il tribunale salentino sta processando perché accusati di maltrattamenti e vessazioni di ogni tipo nei confronti di alcuni ospiti dell’istituto di pena per minori. Saturno è uno dei tre ex detenuti di quel minorile che ha trovato il coraggio di presentarsi come parte lesa nel processo iniziato il 19 febbraio scorso davanti giudice del tribunale di Lecce, Pietro Buffa. Come fanno sapere i suoi familiari, il giovane che ha tentato il suicidio soffriva da tempo di crisi depressive ed era in cura con tranquillanti L’avvocato Il suo avvocato, Tania Rizzo, del foro di Lecce, lo aveva visto l’ultima volta una ventina di giorni fa nel corso di un’udienza che lo riguardava nel tribunale di Manduria. «In quell’occasione -racconta l’avvocatessa -Carlo era visibilmente agitato, nervoso e scostante» . I familiari che vivono a Manduria si sarebbero già rivolti ad un proprio legale di fiducia per capire le cause del gesto e soprattutto per scoprire eventuali responsabilità. Il carcere barese, da parte sua, non ha diffuso nessun comunicato sull’accaduto ma la notizia è stata diffusa da un sindacato di polizia penitenziaria che ha denunciato altri due casi analoghi avvenuti in Puglia negli ultimi giorni. Le guardie carcerarie Il processo in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Lecce, presieduta da Pietro Baffa, vede alla sbarra, per i presunti abusi nei confronti anche di Saturno, il capo degli agenti Gianfranco Verri, il suo vice Giovanni Leuzzi, sette guardie carcerarie, per rispondere tutte della presunta atmosfera di paura instaurata tra i giovani detenuti con minacce, privazioni e violenze non di natura sessuale. Si tratta di Ettore Delli Noci, Vincenzo Polimeno, Alfredo De Matteis, Emanuele Croce, Antonio Giovanni Leo, Fernando Musca e Fabrizio De Giorgi. Nazareno Dinoi

Fonte : La voce di Manduria

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