sabato 9 aprile 2011

Il carcere: meglio non pensarci.


Il carcere invisibile ai Tg
Il carcere e dintorni è un argomento tabù per i telegiornali più popolari, che preferiscono dedicare buona parte del tempo alle vicende di B., fabbricando una loro verità che ha più il sapore della propaganda che dell’informazione. È sufficiente risentire tutto quello che è stato detto attorno alle sue promesse durante la visita a Lampedusa, poi, come spesso gli accade, i fatti lo smentiscono. Esattamente come è accaduto a L’Aquila, ancora piena di macerie, a due anni dal terremoto. I tg, invece di verificare se alle promesse seguono i fatti, preferiscono dare spazio a notizie come il cane che parla, l’ultima invenzione di Steve Jobs o il piacere di andare in vacanza in crociera.

Per fortuna ci sono telegiornali, come quello di Mentana su La7SkyNews24 Rai News di Corradino Mineo, che seguono più da vicino ciò che accade nella nostra società e ogni tanto ci informano di fatti drammatici che riguardano giovani arrestati. La situazione nelle carceri è drammatica ed è precipitata da quando sono state approvate due leggi: l’ex Cirielli, che vieta nel caso di reati minori pene alternative, e la Fini-Giovanardi, che aumenta le sanzioni per produzione, traffico, detenzione illecita e uso di sostanze stupefacenti: l’una e l’altra stanno alimentando ilsovraffollamento.

Nell’ultimo weekend due detenuti sono morti e altri due in fin di vita. Dall’inizio dell’anno le vittime sono 37, di cui 15 per suicidio, 17 per cause naturali e 7 ancora da accertare, 12 gli stranieri. Quante di queste morti sono la conseguenza di soprusi e violenze? Ha iniziato Patrizia Aldrovandi che ha avuto la forza e il coraggio di scoprire, coinvolgendo l’opinione pubblica, le ragioni della morte del figlio Federico (4 poliziotti sono stati condannati in primo grado per eccesso colposo a 3 anni e 6 mesi di carcere), poi Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, arrestato e morto in ospedale,:è in corso il processo, imputati 3 guardie carcerarie, 6 medici e 3 infermieri.

Altri casi: Giuseppe Uva morto nella caserma dei carabinieri di Varese per percosse, Niki Aprile Gatti morto nel carcere di Sollicciano, la famiglia non crede che si sia ucciso. Uno dei quattro tentativi di suicidio avvenuti nel weekend scorso (2 riusciti), è quello di Carlo Saturnio, 22 anni, di Manduria, in coma irreversibile. Il giovane, detenuto per furto, è parte civile in un processo a Lecce contro 9 agenti del carcere minorile accusati di maltrattamenti e vessazioni su detenuti. Carlo aveva denunciato le sevizie subite all’età di 16 anni. Se le 37 morti in carcere sono nella normacome i 4 morti sul lavoro al giorno, dov’è la notizia?

Il Fatto Quotidiano, 6 aprile 2011

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