martedì 12 aprile 2011

Un altro suicidio in O.P.G


OPG AVERSA: SI IMPICCA IN CELLA UN UOMO DI 58

 ANNI, DETENUTO NEL VERGOGNOSO MANICOMIO 

 DA 8 ANNI 

martedì 12 aprile 2011                                                                                                              Di Helene Pacitto - Ancora una volta ci troviamo a dover parlare dell'Opg di Aversa e, purtroppo, ancora una volta siamo qui a dare la drammatica notizia di un suicidio. A riferire della morte di un detenuto di 58 anni, nazionalita' romena, internato da circa otto anni è Dario Stefano Dell'Aquila, portavoce dell'Associazione Antigone e componente dell'Osservatorio Nazionale sulla detenzione. L'uomo si è tolto la vita impiccandosi nel bagno della propria cella, dove era recluso assieme ad altri compagni.


Si tratta del secondo suicidio nel giro di soli quattro mesi, in una struttura tristemente nota a chi si batte per migliorare la situazione presente nelle carceri italiane. L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa è stato oggetto di inchieste e di un'ispezione a sorpresa del Senato che ha portato alla luce le penose condizioni in cui versano i detenuti. Condizioni igieniche vergognose, totale annullamento della dignità della persona e nessun rispetto per gli internati: queste le caratteristiche di una struttura che annulla completamente il principio rieducativo che dovrebbe essere alla base della detenzione, oltre che ogni piu' basilare diritto umano.

Anche Clandestinoweb sta portando avanti una battaglia per far si' che vengano rispettati i piu' essenziali diritti umani: con un Docu-web in due parti, realizzato da Ambrogio Crespi, siamo entrati nella terribile realtà dell'Opg di Aversa per denunciare le condizioni inumane e di degrado dei manicomi giudiziari.

L'onorevole Rita Bernardini, deputata radicale, che da anni lotta contro il degrado e le condizioni di vita dei detenuti nelle carceri italiane, proprio di recente ha presentato un'interrogazione parlamentare in merito, definendo proprio questo Opg "un manicomio criminale, dove i veri criminali non sono ne' gli internati ne' il personale che vi opera".

Ma, a quell'interrogazione ancora nessuna risposta.
 A quante altre morti dobbiamo assistere prima di venire ascoltati e quanti altri suicidi saranno necessari prima che si capisca l'importanza del rispetto dei diritti umani? Quando potremo mettere definitivamente la parola fine a questa situazione?
DOCUWEB CARCERI - 1^ PARTE 
DOCUWEB CARCERI - 2^ PARTE 
Da "Clandestinoweb"


SECONDA PARTE DOCUWEB CARCERI. ON. BERNARDINI SVELA SEGRETO SU MINISTRO ALFANO. INTERVISTA ESCLUSIVA A ILARIA CUCCHI La seconda puntata dell'inchiesta di Ambrogio Crespi sulla situazione delle carceri del nostro Paese. Interviste esclusive agli on. Chiara Moroni e Ignazio Marino
seconda puntata della video inchiesta sulle carceri italiane di Mr. Blog di Ambrogio Crespi, prodotta da Spinweb in collaborazione con il giornale online Clandestinoweb. Al DocuWEB -- inchiesta sulle carceri italiane e sull'Opg di Aversa - hanno collaborato gli onorevoli Rita Bernardini e Chiara Moroni, e il senatore Ignazio Marino.

Il video documenta la drammatica situzione presente all'interno delle carceri dove il sovraffollamento ha raggiunto livelli insostenibili e le condizioni di vita dei detenuti non rispettano alcun tipo di diritto umano. L'onorevole Rita Bernardini, torna a parlare delle battaglie che sta portando avanti per migliorare la situazione degli istituti e anche sulla questione delle interrogazioni parlamentari che non ricevono risposta svelando come il Ministro Angelino Alfano, incalzato al riguardo, abbia risposto "E' meglio non mettere niente per iscritto".

Nella seconda parte di questo docuweb c'e' l'intervista esclusiva a Ilaria, sorella di Stefano Cucchi. Proprio con lei si e' affrontato il tema "condanna a morte senza sentenza". Ilaria ha detto: "Mio fratello e' stato trattato come se fosse stato un ultimo e per questo e' stato picchiato e sequestrato, perche' si voleva nascondere l'origine delle lesioni presenti sul suo corpo. La nostra famiglia lo percepisce come un'offesa".



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