giovedì 5 maggio 2011

Il Sappe interviene sulla difficile situazioni nelle carceri della Liguria


Genova - Nel 2010 in Liguria 23 detenuti hanno tentato il suicidio, 220 gli atti di autolesionismo e 61 i ferimenti: 5 le morti per cause naturali. Quasi 1.500 i detenuti coinvolti in manifestazioni su sovraffollamento e condizioni di vita intramurarie
Il carcere di Valle Armea a Sanremo
“I dati recentemente elaborati dall’Amministrazione Penitenziaria, riferiti agli eventi critici accaduti nelle carceri liguri nel corso dell’anno 2010, devono fare seriamente riflettere sulle evidente problematiche del sistema e su quanto essi vadano ad incidere sul duro, difficile e delicato lavoro che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria in servizio in Liguria svolgono con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità. Da questi dati emerge una volta di più quali e quanti sacrifici affrontano ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria per garantire vigilanza e sicurezza all'interno e all'esterno degli Istituti di pena liguri partecipando nel contempo alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti”.

E’ quanto scrive in una nota Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e Commissario straordinario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, commentando i dati relativi agli eventi critici che si sono verificati negli istituti penitenziari liguri nell’anno passato.

Martinelli sottolinea che “nel 2010, nelle sovraffollate carceri liguri, i detenuti hanno compiuto 220 atti di autolesionismo (11 dei quali da donne ristrette) e 23 tentativi di suicidio – 6 a Genova Marassi, 5 a Genova Pontedecimo, 3 a Imperia, 6 a La Spezia, 1 a Sanremo e 2 a Savona - . Le morti per cause naturali in carcere sono state 5 – 2 a Sanremo e 3 a Marassi - e 2 i suicidi – 1 a Pontedecimo ed 1 a La Spezia. 61 sono stati i detenuti che hanno posto in essere ferimenti. La manifestazioni di protesta individuali hanno visto 148 detenuti fare nel corso dell’anno lo sciopero della fame, 25 hanno rifiutato il vito o le terapie mediche, 89 detenuti sono stati coinvolti in proteste violente con danneggiamento o incendio di beni dell’Amministrazione penitenziaria. 5 sono state le evasioni da penitenziari, delle quali 3 a seguito di mancato rientro in carcere dopo aver fruito di permessi di permessi premio e 2 dalla semilibertà. Capitolo a parte, infine, lo hanno le manifestazioni di protesta collettive sulla situazione di sovraffollamento delle carceri e sulle critiche condizioni intramurarie che si sono tenute nel 2010: 8 le proteste, che hanno visto coinvolti complessivamente nei 7 penitenziari della Liguria 1.475 detenuti, proteste che si sono concretizzate in scioperi della fame, rifiuto del vitto dell’Amministrazione e soprattutto nella percussione rumorosa dei cancelli e delle inferriate delle celle (la cosiddetta ‘battutura’). “

Il SAPPE torna a proporre con urgenza un nuovo ruolo per l’esecuzione della pena in Italia, che preveda circuiti penitenziari differenziati ed un maggiore ricorso alle misure alternative e sottolinea l’importante ruolo svolto quotidiano dai Baschi Azzurri del Corpo: “L’organico della Polizia Penitenziaria nei 7 penitenziari della Liguria dovrebbe contare 1.264 unità: in realtà, ne abbiamo in forza 850. Nonostante queste gravi carenze, nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante sovraffollamento i Baschi Azzurri della Penitenziaria in servizio in Liguria credono nel proprio lavoro, hanno valori radicati ed un forte senso d’identità e d’orgoglio, e ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano quotidianamente, soprattutto sventando centinaia e centinaia suicidi di detenuti.”
Fonte: Logo Riviera24.it

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