mercoledì 10 agosto 2011


Altro che idolo dei detenuti
prigione.jpgCara Radio Carcere, lascio a te il mio e nostro pensiero su Fabrizio Corona. Caro Corona, chi ti scrive è un tuo ex compagno di detenzione del carcere di San Vittore, che a causa tua ha subito migliaia di perquisizioni. Perquisizioni subite anche dai miei familiari quando stavi qui. Perché quando tu stavi qui a San Vittore la nostra vita è peggiorata e molto. Altro cheidolo dei detenuti! Noi ti chiamavamo l?effetto Corona e non era un effetto positivo. Poi, mentre noi rimanevamo a marcire in carcere senza una lira, abbiamo dovuto assistere alla tua sfilata fuori dal carcere.
Ti sei fatto venire a prendere da una macchina che costa come la casa che non abbiamo e lì giù a pontificare. Hai promesso di far lavorare alcuni ragazzi, e te ne sei dimenticato. Dici di avere tratto tanti soldi dall'esperienza in carcere e non hai mandato neanche un euro a chi ne ha bisogno qui dentro. Ora che sei libero cerca almeno di pavoneggiarti di meno e di non parlare a vanvera di noi detenuti. Dici che vuoi fare uno spettacolo in carcere per noi. Ma a noi del tuo spettacolo non ce ne frega un cazzo, e sappiamo che sarebbe solo una trovata pubblicitaria per te e basta. È proprio vero, soldi chiamano soldi e pidocchi chiamano pidocchi.

Anche che parli male dei giudici a noi non interessa, perché lo fai come uno spot e ti dimentichi che noi ste cose le viviamo sulla nostra pelle e senza il conforto delle prime pagine dei giornali o di trasmissioni televisive. Perciò non fare il nostro Don Chisciotte, non ne abbiamo bisogno. Lasciaci fare la nostra galera in pace e ricordati bene, ma bene però, che tu non sei il nostro idolo!
di G. dal Carcere San Vittore di Milano (segnalazione di Mauro Pigozzi)
fonte: il Riformista

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