martedì 30 agosto 2011

Una email per Bruno Vespa


Segnaliamo questa interessante iniziativa nata su Facebook per portare il problema delle carceri all'attenzione dell'opinione pubblica.
 Gli interessati possono modificare a loro piacimento la email ed inviarla a PORTAAPORTA@RAI.IT




ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL DOTT. BRUNO VESPA
Egregio Dott. Bruno Vespa,avendo una grande stima e ammirazione per la sua professionalita' e soprattutto per la sua umanita' e sensibilità, mi presento...sono la moglie di un detenuto, ormai stremata non nelle forze fisiche, ma in quelle dell'anima.
le sara' sicuramente nota la reale e grave situazione in cui versano le condizioni disumane dei detenuti, la statistica dei suicidi, delle malattie sia fisiche che mentali,che appaiono invisibili agli occhi di ormai troppe persone.
Mi chiedo..ma L 'Italia è veramente uno stato dove non è prevista la pena di morte?,o è uno stato che ti spinge a cercare la morte da solo? Ponzio Pilato quando finira' di lavarsene le mani?
I detenuti è vero,hanno le loro colpe,ma la Costituzione prevede che l'unica espiazione del reato consista nella Sola privazione della liberta', e non in un trattamento DISUMANO , che li costringe a stare chiusi in 7 o piu' persone in una cella di soli 20MQ per 21ore al giorno.
Le chiedo UMANAMENTE di volerci aiutare, dedicandoci amche solo 30 minuti della sua trasmissione per non dimenticare mai....ci AIUTI , il mare è fatto di tante piccole gocce, e una vs mano tesapotrebbe renderlo piu' limpido..
La ringrazio anticipatamente, e so' che questo mio grido d'aiuto non cadra' nel dimenticatoio.
grazie

firma :....................................

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