domenica 14 agosto 2011

Sollicciano, "maglia nera" delle carceri toscane


Firenze, 13 agosto 2011 - ''Il carcere di Sollicciano di Firenze è la maglia nera degli istituti toscani. Ci dovrebbero essere 464 persone ce ne sono invece 936. Tra queste 88 sono donne e 32 sono madri che vivono con i loro figli piccoli all'interno dell'istituto''. Lo ha detto il senatore radicale, eletto con il Pd, Marco Perduca, al termine di una visita all'istituto di pena insieme a una delegazione composta, tra gli altri, dal consigliere regionale del Pd Daniela Lastri, al consigliere provinciale radicale eletto col Pdl Massimo Lensi.
''La struttura e' vecchia - ha aggiunto Perduca - ma non ci sono risorse per mantenerla a norma di legge. Mancano le lampadine, la carta igienica, il detersivo e piu' in generale una struttura che possa sostenere il doppio delle persone''.  Secondo l'esponente radicale anche gli agenti sono pochi ''perche' dovrebbero essere 618 mentre sono 478 su turni di 8 ore e la notte c'e' solo una persona a guardare un intero piano''.
Delegazioni radicali hanno poi fatto visita oggi all'Opg di Montelupo e al carcere minorile di Firenze Meucci a cui, ha detto Perduca, ''va un encomio perche' e' uno dei pochi casi dove non c'e' sovrappopolazione. Quella che dovrebbe essere la norma, con trattamento umano in strutture degne, ammodernate e ben gestite, e' purtroppo diventato un'eccezione anche in Toscana''.

Alla visita nella carceri si è aggiunto uno sciopero della fame e della sete, indetto per domani, a cui hanno aderito anche alcuni direttori di istituti penali, per convincere la politica a ''far mettere all'ordine del giorno le riforme necessarie'' per il settore. Questo lo spirito di una serie di iniziative promosse dai Radicali in vista di Ferragosto.
 
Secondo Perduca, ''questo Ferragosto in carcere lo abbiamo portato avanti con l'obiettivo di far convocare
Camera e Senato prima della fine del mese. Vorremmo far discutere le camere di indulto o amnistia ma comunque e' necessario mettere all'ordine del giorno le riforme necessarie per i detenuti, la polizia penitenziaria e anche per i direttori
delle carceri''.

Allo sciopero della fame e della sete, ha spiegato il senatore, ''in Toscana hanno aderito i direttori del carcere di Arezzo, di Empoli e di Livorno''. Secondo il consigliere regionale del Pd Daniela Lastri che ha partecipato alla visita ''serve un intervento dello Stato e servono le risorse. L'abbandono in cui versano le carceri e' drammatico''. Per Lastri ''le istituzioni devono farsi carico di questo problema. Poche settimane fa la Regione Toscana e il Consiglio regionale hanno nominato il garante toscano dei detenuti. Quando questa figura entrera' in piena funzione sara' possibile fare un intervento significativo su questo tema''.

fonte: http://www.lanazione.it/firenze

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