lunedì 15 agosto 2011

Dalle Associazioni: Proposte minime di riduzione del danno da sovraffollamento carcerario

 Avvocato Rosa Federici

Si può fare qualcosa perché le persone detenute escano vive dalla galera e non finiscano a marcire
nell’indifferenza di tutti?

La redazione di Ristretti Orizzonti e l’associazione Antigone Padova hanno elaborato delle
Proposte minime di riduzione del danno da sovraffollamento carcerario, sia per i detenuti che
per le loro famiglie, indirizzate ai Provveditorati dell’Amministrazione penitenziaria, ai direttori
delle carceri, ai magistrati di Sorveglianza. Si tratta di proposte semplici (attuabili da subito e a
costo zero dalle direzioni) già in parte presenti nella lettera circolare del 24/04/2010 (Nuovi
interventi per ridurre il disagio derivante dalla condizione di privazione della libertà e per prevenire i
fenomeni auto aggressivi) e in quella del 7/7/2010 (Ulteriori iniziative per fronteggiare il
sovraffollamento), che non dovrebbero però costituire un “invito alle Direzioni” a metterle in
pratica, ma essere recepite come misure fondamentali per riportare un minimo di legalità nelle
carceri. Chiediamo quindi che le indicazioni presenti nelle circolari diventino disposizioni
vincolanti per le Direzioni e non suggerimenti da attuare a discrezione.

- Apertura 24 ore su 24 dei blindi per favorire la ventilazione e il ricambio di aria nelle celle
sovraffollate;

- apertura delle celle nel corso di tutta la giornata con libero accesso alle docce;

-  utilizzo più ampio possibile dell’area verde per i colloqui;

-  concessione dell’aria estiva: un’ora aggiuntiva di passeggi dalle 17:00 alle 18:00;

- aumento delle ore di attività sportive (campo e palestra) e predisposizione di attrezzi nelle
aree dei passeggi per permettere alle persone, compresse per ore nelle celle in spazi
ridottissimi, di fare almeno un minimo di esercizio fisico;

- utilizzo di tutti gli spazi comuni nelle sezioni per attività che coinvolgano i detenuti, che non
lavorano e non sono impegnati in nessuna attività;

-  accesso del volontariato nelle carceri almeno fino alle 18;

- autorizzazione all’acquisto di frigoriferi per conservare i generi alimentari acquistati o
portati dalle famiglie, da installare all’interno delle celle (come già avviene nella Casa di
reclusione di Padova e nella Casa circondariale di Trieste);

Piccole proposte per non distruggere anche le famiglie, oltre che le persone detenute:
- in considerazione del sovraffollamento in strutture, pensate e attrezzate per ospitare meno
della metà dei detenuti presenti, per cercare di “salvare” almeno le famiglie sarebbe
opportuno portare a otto le ore mensili previste per i colloqui;

- dovrebbero essere migliorati i locali adibiti ai colloqui, e in particolare all’attesa dei
colloqui, anche venendo incontro alle esigenze che possono avere i famigliari anziani o i
bambini piccoli, oggi costretti spesso a restare ore in attesa senza un riparo (servirebbero
strutture provviste di servizi igienici);

- sarebbe importante predisporre nelle sale colloqui ventilatori o condizionatori in numero
sufficiente per rendere sopportabile alle famiglie, e soprattutto ai bambini, la permanenza in
tali aree;

- dovrebbero essere concessi con maggior rapidità i colloqui con le terze persone;

- dovrebbero essere concesse a tutti i detenuti due telefonate supplementari, in considerazione
delle condizioni disumane in cui stanno vivendo: E forse telefonare più liberamente ai propri
cari, mantenere contatti più stretti quando si sta male e si sente il bisogno del calore della
famiglia, ma anche quando a star male è un famigliare, potrebbe davvero costituire una
forma di prevenzione dei suicidi;

- dovrebbero essere rese più chiare le regole che riguardano il rapporto dei famigliari con la
persona detenuta, uniformando per esempio le liste di quello che è consentito spedire o
consegnare a colloquio, che dovrebbero essere più ampie possibile.
 
Firmatari:
A buon diritto, ACLI, Antigone, ARCI, Associazione nazionale Giuristi Democratici, Beati i
Costruttori di Pace, CGIL, CGIL – FP, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Forum
droghe, Magistratura Democratica, Ristretti Orizzonti, Unione Camere Penali Italiane

Nessun commento:

Posta un commento