venerdì 12 agosto 2011

A Ferragosto Nitto Palma in visita a Regina Coeli

Articolo di Carmine Alboretti 



A Ferragosto il ministro della Giustizia Nitto Palma si recherà al carcere romano di Regina Coeli per visitare i vari reparti e incontrare il personale della polizia penitenziaria in servizio. Il successore di Angelino Alfano non avrà telecamere e giornalisti al seguito, ma rilascerà dichiarazioni all'esterno della struttura.
 La decisione è stata accolta come un segnale positivo da parte degli addetti del mondo carcerario. Il segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno in una nota sottolinea come la decisione dì visitare il penitenziario «senza telecamere al seguito» sia da parte del Guardasigilli «una decisione sensata che non rischia di ammantare di opportunismo spicciolo un doveroso atto di vicinanza a un mondo, quello penitenziario,'sem pre più marginalizzato e dimenticato».
Il sindacalista suggerisce all'esponente governativo di effettuare, per il futuro, le visite' in carcere «senza alcun preavviso», perché «solo in tal modo potrà rendersi conto della dura e cruda realtà», in quanto «quando le visite si annunciano, infatti, in carcere tutto luccica, tutto funziona e persino il personale (semmai distratto dai pochi giorni di ferie) è in numero sufficiente».
Per Sarno «salire gli scalini di Via della Lungara per il ministro Palma significherà toccare con mano il disagio, il degrado, la sofferenza e la disumanità, anche se a Regina Coeli la situazione è ben migliore di molti altri istituti penitenziari italiani sottolinea il segretario della Uil Pa - Auspico che nell'animo, oltre che nella mente, del neo ministro della Giustizia si affermi la necessità e la priorità di un percorso deflattivo che ridia possibilità alla istituzione penitenziaria di assolvere al mandato che le assegna la Carta Costituzionale».
Per capire quanto sia drammatica la situazione basta leggere le statistiche relative all'anno in corso: «67mila detenuti a fronte di un massimo di 43mila posti, 41 suicidi in cella, più o meno 600 tentati suicidi, circa 3000 atti di autolesionismo grave, 250 agenti penitenziari aggrediti e feriti (con prognosi superiore ai cinque giorni) da detenuti violenti». «Ma c'è una parte dell'universo penitenziario che è ancor più marginalizzata e dimenticata - denuncia Sarno è il sistema penale della giustizia minorile. Per questo il prossimo Ferragosto sarò in visita all'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo».
Sarà, comunque, un Ferragosto all'insegna dell'impegno. Il leader radicale Marco Pannella ha infatti annunciato la ripresa del "Satyagraha" sotto forma di sciopero della fame e della sete. Alla protesta, in programma il 14 agosto, aderisce anche il segretario del Sidipe, il sindacato dei direttori penitenziari, Enrico Sbriglia che, in una lettera aperta ai colleghi, ha spiegato la sua scelta: «Non si tratta di "aprire le celle" scrive il dirigente pubblico nella missiva ma di affrontare con una strategia di sistema il problema dell'esecuzione penale in Italia e capire se la strada ottusamente sicuritaria che alcuni proclamano possa, invece, essere invertita».

fonte: http://www.radicali.it/

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