martedì 9 agosto 2011

Carcere di Pontedecimo: un cimitero di bambini mai nati

 Si chiede spesso agli ex detenuti di raccontare la loro storia.
 Non è sempre facile, o, perlomeno, non lo è per me.


 E' un viaggio a ritroso in un incubo con i contorni rosso sangue,
 Il sangue che ha segnato la fine della mia gravidanza...



 Un ritardo, il controllo ecografico presso il vicino ospedale... la gioia di sapere e di comunicare che nel buio di questa storia stava emergendo la luce di una nuova vita.
 Mia madre mi ha fatto subito prevenire in carcere abiti più comodi, esercizi di yoga idonei , mille raccomandazioni ma una in primo luogo... "astieniti dai farmaci!"


 Ho tentato di sputare gli intrugli che volevano propinarmi ma non sempre è possibile sottrarsi ai trattamenti... la minaccia continua di rapporti, gli insulti ... con quali strumenti riesci a difenderti o a difendere un figlio che sta crescendo dentro di te?


 Esasperata dalla situazione mia madre mi ha inviato la legge sanitaria sul consenso informato del paziente , in base alla quale nessuno può importi cure mediche non volute.


 Mi sono appellata alla normativa fornitami e sono state sospese le pesanti terapie ma ... troppo tardi ed una vistosa emorragia ha posto fine alla mia gravidanza... nessun medico ha praticato visite di controllo successive, posso ritenermi fortunata poichè non è subentrata la setticemia.
 Non sarei più qui, ora, quale testimone di questi abomini.


 Nessuna delle mie compagne di sventura nel carcere di Pontedecimo è riuscita ad evitare l'aborto, pare, a detta delle detenute veterane del luogo, che sia la prassi....
 Solo una ragazza ha salvato il suo bambino perchè è stata trasferita alle Vallette di Torino.


 A quanto pare il nido del carcere e la sala giochi per i piccoli è destinata solo ai bambini nati prima della carcerazione... Pontedecimo è un cimitero di bimbi mai nati.




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 Per documentare il tutto posso allegare solo la scheda medica , il resto è sparito al mio fascicolo...
 (Nella scheda manca il RISPENDAL ma mi propinavo anche quello.)

 Amanda 

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