mercoledì 3 agosto 2011

"Bestie di Satana": la lettera di "Ozzy" Paolo Leoni dal carcere

15.7.2011
Casa circondariale di Sanremo

Egr. Avv. Franceschetti
Buongiorno. Mi presento. Mi chiamo Paolo Leoni, sono conosciuto purtroppo alla cronaca come Ozzy, attualmente condannato in via definitiva all’ergastolo nell’ambito del processo inquisitorio alle cosiddette “Bestie di Satana”.
Le gentile redazione di X - Times anche a nome della direttrice dott. ssa Lavinia Pallotta, oltre ad avermi fornito il suo recapito mi ha anche riferito di averla contattata accennandole del mio caso.Sono rimasto infatti positivamente colpito dalla sua intervista pubblicata su X Times nel mese di Aprile, in cui con coraggio ha messo in evidenza come spesso alcune caste, servendosi dei media, riescano da un lato a commettere alcuni crimini efferrati, dall’altro ad insabbiare la verità, portando spesso alla condanna persone estranee ai fatti, con la sola colpa di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Del mio caso potrei dirle come uno dei PM titolari dell’inchiesta abbia contribuito a scrivere un libro in cui venivo dato per colpevole già 3 mesi prima dell’inizio del processo; di come attraverso i media sia stato condannato il personaggio da loro creato, ancor prima del dibattimento; di come siano state insabbiate in fase processuale prove schiaccianti a mio favore (testimoniali, cartacee, scientifiche) che avrebbero perlomeno cambiato l’esito del processo; di come i pentiti si siano contraddetti (e continuano a farlo); di come Volpe, il perno di questi, nonché esecutore materiale, sia stato intercettato mentre diceva che per evitare la galera o una pena alta avrebbe inventato nomi “a palla”; di come mi viene negato il diritto di interviste visive perché mostrerei prove della mia totale estraneità ai fatti, mettendo in evidenza l’inattendibilità dei “pentiti”, l’incompetenza degli inquirenti e la negligenza dei vari giudici, dal primo grado al giudice di Cassazione.


Tuttavia, oggi, mi limiterò a dirle che il 21.7.2011 vi sarà un’udienza determinante per stabilire se le mie denunce (e di altri) avanzate avverso i “pentiti” e terze persone che hanno mentito, verranno archiviate o avranno un seguito. Di certo, le prove a loro carico per calunnia aggravata, false informazioni al PM, ecc., sono molteplici e schiaccianti.
Vi sono più procedimenti in corso, oltre a questo del 21.7 vi è un procedimento contro Volpe Andrea; premesso che è ritenuto attendibile perché si è autoaccusato (ma solo quando è stato messo alle strette) e per aver accusato altri, nel culmine della sua collaborazione si è anche autoaccusato di un crimine che, in realtà, non aveva commesso per sua stessa ammissione (sempre dopo essere stato sbugiardato); nell’ambito di questo nuovo procedimento farsa, aveva accusato il sottoscritto e un altro, utilizzando la solita solfa, ovvero “è colpa della setta” per poi affermare che si era inventato tutto sulla base di fatti o cose che sapeva essere nella disponibilità del sottoscritto (e un altro).
Per ulteriori informazioni può visitare i siti segnalati nella sintesi che allego pubblicata su una rivista rock (per farsi un’idea più precisa), oppure andare sul mio profilo facebook che viene aggiornato di continuo da Roberto Ottonelli.
Questo è solo un primo passo, il materiale come potrà immaginare è immenso e se la farà piacere sarò lieto di approfondire con lei ogni dettaglio nella speranza che possa portare a galla quella verità a me ancora nascosta e capire per conto di chi (o che cosa) mi ritrovo ad essere capro espiatorio.
Nel dichiararmi a sua completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento spero che questa mia le giunga gradita.


Colgo l’occasione per porgerle i miei più sinceri cordiali saluti.
Paolo Leoni.



fonte: NOCENSURA.com

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