domenica 14 agosto 2011

Faradda in carcere ed è subito festa

Gioia e commozione al tradizionale appuntamento con i detenuti per il cero dedicato a San Sebastiano. Due ore di evoluzioni col pensiero ai fidanzati morti sulla Buddi Buddi


di Antonio Meloni
SASSARI. Tappa speciale della Faradda nel carcere di San Sebastiano con la cerimonia che ogni anno porta una ventata di festa nella comunità dei detenuti. Una mano tesa in nome dell'Assunta e tanta voglia di riscatto nello spettacolo offerto ieri dagli ospiti dell'istituto di via Roma. Commozione alla consegna dei riconoscimenti da parte del sindaco e del presidente della Provincia.

Quella dell'undicesimo candeliere, dedicato proprio a San Sebastiano, è una tradizione recente nata quasi per caso dopo l'iniziativa sponatenea di un gruppo di carcerati che nell'agosto di una decina d'anni fa, aveva realizzato un rudimentale candeliere con l'intento di farlo ballare per la ricorrenza del'Assunta. Iniziativa che negli anni è stata trasformata in un appuntamento fisso a cui partecipano le autorità. Protocollo rispettato anche ieri quando, grazie al supporto del gremio dei Falegnami, un'affiatata squadra di detenuti, nella rotonda di via Roma, ha fatto ballare per un paio d'ore il pesante fusto rosso amaranto dedicato al santo del carcere.

Tra applausi e incitamenti, lo hanno fatto danzare per cinque volte riproponendo le stesse evoluzioni della discesa vera. Uno scenario diverso, certo, ma con lo stesso spirito goliardico e tanta voglia di riscatto. Una festa particolare, che ha regalato momenti di commozione fra i partecipanti a quello che ormai è un evento inserito a pieno titolo nel programma dei candelieri. Commozione manifestata nitidamente nelle parole dei rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato alla cerimonia. «Siete riusciti a farmi commuovere anche quest'anno - ha detto il sindaco Gianfranco Ganau - l'auspicio è che la prossima edizione possa essere ospitata nel nuovo carcere». Fra il pubblico, il presidente della Provincia Alessandra Giudici, l'arcivescovo Paolo Atzei, il deputato Guido Melis e tanti rappresentanti delle istituzioni. Agli onori di casa ha pensato la direttrice Teresa Mascolo rimarcamando che questa edizione, per espressa volontà dei detenuti, è stata dedicata ai fidanzati Claudia Nali e Alessandro Solinas morti sulla Buddi Buddi.


fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/

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